“I rifiuti? Raccolta assegnata collegialmente”

Secondo la Cassazione, insomma, mancano indizi di “comportamenti” fraudolenti che il sindaco sospeso di Riace avrebbe “materialmente posto in essere” per assegnare alcuni servizi, come quello della raccolta di rifiuti, a due cooperative dato che le delibere e gli atti di affidamento sono stati adottati con “collegialità” e con i “prescritti pareri di regolarità tecnica e contabile da parte dei rispettivi responsabili del servizio interessato”. I supremi giudici rilevano inoltre che non solo non sono provate le “opacità” che avrebbero caratterizzato l’azione di Lucano per l’affidamento di questi servizi alle cooperative L’Aquilone e Ecoriace, ma è la legge che consente “l’affidamento diretto di appalti” in favore delle cooperative sociali “finalizzate all’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate” a condizione che gli importi del servizio siano “inferiori alla soglia comunitaria”. Per questo il Riesame deve rivalutare il quadro per sostenere l’illiceità degli affidi.

INDIETRO

Riace, Cassazione annulla il divieto di dimora per Lucano: “No indizi di azioni fraudolente” – Ecco le motivazioni

AVANTI
Articolo Precedente

Torre del Greco, pacchi alimentari e pochi spiccioli per un voto: 8 arresti. Il gip: “Mercimonio indegno di un paese civile”

next
Articolo Successivo

Virtus Italia, procedure entro 96 ore e poi il ragazzino finiva in strada: così la onlus incassava i 118 euro previsti dal contratto

next