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Giacomo Celentano: “Le case discografiche scartano i miei brani. Ma io continuo a fare il cantante e lo scrittore: è il Vangelo che me lo chiede”

Giacomo, 52 anni, è sposato con Katia, da cui ha avuto Samuele, unico nipote della coppia Mori-Celentano. Durante il periodo di fidanzamento durato quattro anni ha praticato la castità: "Ho notato questa ragazza dagli occhi profondi che mi ha colpito. Lei mi ha trasmesso la sua fede", ha detto ospite di Eleonora Daniele a Storie Italiane

di Giuseppe Candela

Sono cinque, sei anni che, a causa del mio percorso di fede, io sono bandito dai mass media ufficiali. Quando devo portare a far ascoltare un mio brano musicale, perché sono anche un cantautore, ad una casa discografica, mi scartano. Un credente che fa questo mestiere pubblico va controcorrente quasi sempre”, ha dichiarato Giacomo Celentano a Storie Italiane su Rai1. Il figlio di Adriano Celentano e Claudia Mori lancia accuse precise, denunciando nei suoi confronti una forma di discriminazione.

Io continuo a fare i due miei mestieri, cantautore e scrittore. Dato che il mio Signore Gesù mi ha donato dei talenti artistici, il mio dovere di cristiano è farli fortificare. In questi anni, ho avuto difficoltà a promuovere quello che faccio. Soprattutto tra gli addetti ai lavori. E non c’entra il mio cognome. Nonostante le difficoltà, vado avanti con i miei lavori. E’ il Vangelo che me lo chiede“, ha aggiunto il figlio secondogenito del Molleggiato nel corso della chiacchierata con Eleonora Daniele.

Giacomo, 52 anni, è sposato con Katia, da cui ha avuto Samuele, unico nipote della coppia Mori-Celentano. Durante il periodo di fidanzamento durato quattro anni ha praticato la castità: “Ho notato questa ragazza dagli occhi profondi che mi ha colpito. Lei mi ha trasmesso la sua fede. Dopo un anno di amicizia, ci siamo innamorati e fidanzati, abbiamo deciso di rispettare questo valore della castità prematrimoniale“, ha rivelato nel programma che continua a ottenere ottimi ascolti sulla prima rete del servizio pubblico.

Nei giorni scorsi aveva anche commentato il percorso complesso di Adrian, il progetto del Clan sospeso su Canale 5: “Per me non è stato capito da gran parte del pubblico. Nel cartoon dice delle cose e molti non accettano il predicatore. Lo preferiscono come cantante e showman. Poi il cartoon è una bella scommessa perché è un linguaggio giovanile. Credo che si debba aspettare di vederlo tutto prima di dare un giudizio. A me le quattro puntate sono piaciute molto. C’era della poesia e lo stile inconfondibile di papà sui temi dell’ecologia, del contrasto al modernismo, dei migranti e del femminicidio”, aveva dichiarato in un’intervista a La Verità.

Non aveva inoltre risparmiato critiche a Teo Teocoli e Michelle Hunziker per l’addio prima del debutto: “Disapprovo la loro decisione. Mi è parsa una scorrettezza perché quando abbracci un progetto devi sposarlo fino alla fine, affidandoti al regista e agli autori.”

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