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Sfera Ebbasta, chi è il “re della trap” amatissimo dai giovani che doveva esibirsi nella discoteca di Corinaldo

Il suo ultimo album, "Rockstar", è triplo disco di platino e disco più venduto del primo semestre del 2018. Tatuaggi, denti d'oro, capelli colorati: Gionata Boschetti, questo il vero nome, è considerato uno dei fenomeni musicali degli ultimi anni

di Giuseppe Candela

Proprio il 7 dicembre, giorno della tragedia avvenuta a Corinaldo, Sfera Ebbasta ha compiuto 26 anni. Tatuaggi, denti d’oro, capelli colorati: Gionata Boschetti, questo il vero nome, è considerato uno dei fenomeni musicali degli ultimi anni. Spopola sui social network e su Youtube, simbolo della musica trap, sottogenere musicale dell’hip hop. Inneggia ai soldi, al successo, alle donne, vestiti e accessori di marca, non mancano riferimenti alla marijuana: il ragazzo che fa discutere in poco tempo gira l’Italia facendo il tutto esaurito ai suoi eventi frequentati soprattutto dai giovanissimi, tra i 13 e i 18 anni.

“Mi piace mostrare ciò che ho perché ho conquistato tutto io partendo dal nulla”, replica a chi lo accusa di essere esibizionista. “Sono un ragazzo partito da un quartiere triste e senza un soldo in tasca. E ho avuto questo successo. Però non voglio dare lezioni a nessuno, sono troppo ignorante, anche in temi tipo la politica, se mi esponessi sarei un pirla. Perché dovrei dire di essere altro, se mi sento così? Musicalmente in Italia il rock è andato in calando, al suo posto sono arrivati rap e trap. E poi anche come stile di vita: stare fuori di testa, fare le ore piccole, eccedere. Siamo noi rapper le rockstar ora“, diceva qualche mese fa.

Il suo ultimo album, “Rockstar“, è triplo disco di platino e disco più venduto del primo semestre del 2018. Il trapper partito da Cinisello Balsamo perde suo padre a soli 13 anni, a 16 decide di lasciare la scuola. Inizia a muoversi nella periferia, lasciando il segno del suo passaggio con la tag da writer Sfera. Si iscrive a Facebook proprio con questo nome e aggiungendo il cognome Ebbasta, così nasce il suo nome d’arte. Agli inizi del 2014 conosce il dj Chalie Charles con cui realizza alcuni brani che carica su Youtube, l’anno successivo esordisce con il primo album in studio “XDVR”.

Ottiene subito un buon successo ma anche critiche per le tematiche, si parla di attività criminali e consumo di droghe. E’ il 2016 l’anno della svolta, il 9 settembre esce l’omonimo “Sfera Ebbasta” distribuito da Univesal. Debutta in vetta alla classifica degli album oltre ad essere disco d’oro della FIMI per le oltre 25 mila copie vendute. L’anno successivo arriva agli Mtv Awards e ai Wind Music Awards, collabora con Ghali, Gué Pequeno, Izi e Rkomi. E’ stato il primo artista italiano ad aver conquistato record di plays streaming del mondo su Spotify. Qualche mese fa era circolato il suo nome per il ruolo di giudice a X Factor per sostituire Asia Argento, la scelta era poi ricaduta su Lodo Guenzi.

Sono profondamente addolorato per quello che è successo ieri sera a Corinaldo. È difficile trovare le parole giuste per esprimere il rammarico e il dolore di queste tragedie. Non voglio esprimere giudizi sui responsabili di tutto questo, vorrei solo che tutti quanti vi fermaste a pensare a quanto può essere pericoloso e stupido usare lo spray al peperoncino in una discoteca”, il cantante ha affidato a un post su Instragram le sue prime parole dopo la tragedia avvenuta nella discoteca Lanterna Azzurra, costata la vita a sei persone e che conta 59 feriti, di cui tredici in gravi condizioni.

Poi ringraziamenti per i soccorsi e lo stop al tour e agli instore: “Grazie a tutte le persone, le ambulanze e le forze dell’ordine che hanno prestato soccorso durante la notte. Per quanto a poco possa servire, il mio affetto e il mio sostegno vanno alle famiglie delle vittime e a quelle dei feriti e proprio per rispetto di questi ultimi tutti gli impegni promozionali e gli instore dei prossimi giorni verranno cancellati. La musica dovrebbe essere uno strumento che unisce le persone, speriamo che lo diventi davvero”. Poche righe e i commenti disattivati per evitare ulteriori polemiche in queste ore drammatiche.

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