Il sindaco “sospeso” di Riace, Mimmo Lucano, è stato sentito ieri pomeriggio dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria. Non come indagato ma come persona informata sui fatti. L’indagine, della quale ancora non si conoscono i particolari, nasce infatti dagli esposti e dalle segnalazioni che lo stesso sindaco ha presentato più volte in Procura a Reggio. L’interrogatorio è durato oltre tre ore durante le quali Lucano ha risposto a tutte le domande poste dal procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo.
Lucano è ancora sottoposto al divieto di dimora perché indagato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina dalla Procura di Locri che gli contesta anche la cattiva gestione del fondi per l’accoglienza.
Nei giorni successivi alla misura cautelare, il ministero dell’Interno ha revocato i finanziamenti per lo Sprar di Riace. Provocatoriamente, sul punto, Lucano replica: “Hanno chiuso troppo tardi Riace. Perché Riace ha dimostrato che è possibile fare accoglienza”.
Il sindaco replica anche Marco Minniti che, nei giorni scorsi, durante la trasmissione Nemo ha dichiarato “Io sto con Riace”. “È inutile che adesso lo dica. Ma come lui era ministro dell’Interno e non ha mai detto una parola. Avrebbe potuto fare molto”.

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