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Aretha Franklin morta, addio alla regina del soul: aveva 76 anni

di F. Q.

È morta a Detroit Aretha Franklin. La “regina del soul” era malata da tempo e le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni. La Franklin aveva compiuto 76 anni a marzo e, nei giorni scorsi, la famiglia e gli amici si stavano preparando si erano raccolti al suo capezzale per un ultimo saluto, chiedendo “preghiere e privacy”. “Mancherà molto come madre, sorella, amica, cugina –  aveva detto Roger Friedman, il giornalista di Showbitz411 che per primo aveva dato la notizia delle sue condizioni di salute -. Ma la sua eredità è più grande della vita stessa”.

Nel 2010 alla leggendaria cantante era stato diagnosticato un cancro mentre l’ultima performance pubblica risale all’agosto dello scorso anno, con l’esibizione al Philadelphiàs Mann Center: “Uno show miracoloso – si legge – visto che Aretha stava già combattendo con la disidratazione e la mancanza di forze“. La cantante americana ha vinto 18 Grammy Awards ed è stata la prima donna a conquistare un posto nella Rock and Roll Hall of Fame. 

Nata a Memphis il 25 marzo del 1942, il suo destino era segnato sin dalle origini, considerato che la città sul fiume Mississippi è la culla di generi musicali come il gospel e il blues. La mamma è una cantante gospel e va via di casa quando Aretha ha sei anni. Dopo la separazione la piccola va a vivere a Detroit con il papà, predicatore battista. Aretha è tra i musicisti della parrocchia e vuole diventare professionista. Nel 1961 sposa Ted Whitem che diventa suo manager. Il matrimonio dura fino al 1969, poi il divorzio: il marito si dimostra un violento. Ma per Aretha ci sono i grandi successi professionali grazie a brani come ‘Respect’ di Otis Redding, che diventa uno dei simboli delle minoranze di colore americane. Alcune cover di Beatles o Simon and Garfunkel resteranno nella storia della musica. Nel 1980 troviamo Aretha Franklin nel film cult ‘The Blues Brothers’. Negli anni Ottanta diventano celebri i duetti con George Benson, Eurythmics, George Michael.

Fra le sue canzoni più note ‘Respect’, ‘Think’ e ‘Natural Woman’. Aretha Franklin cantò agli insediamenti alla Casa Bianca di due presidenti Usa: Bill Clinton e Barack Obama. Ha influenzato generazioni di cantanti, da Mariah Carey a Whitney Houston, da Alicia Keys e Beyonce a Amy Winehouse. Fra gli ultimi a farle visita Stevie Wonder martedì e il reverendo Jesse Jackson mercoledì. Freddie Mercury è stato un suo grande fan. La sua improvvisazione di ‘Nessun Dormà del 1998 è considerata una delle più grandi di sempre ai Grammy, quando ha sostituito Luciano Pavarotti colto da un malore. Nel 2017 aveva annunciato in radio che non avrebbe tenuto più concerti. Nel marzo 2018, poi, l’artista ha dovuto annullare, su indicazione dei suoi medici, gli impegni live precedentemente assunti, rinunciando alla sua performance al New Orleans Jazz and Heritage Festival che si sarebbe tenuto il mese successivo.

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