Presidio delle “mani rosse“, davanti al Viminale, per dire basta alle morti in mare. Lo scopo, per gli attivisti, è stato quello di “chiedere conto al ministro dell’Interno e al governo dell’operato della guardia costiera libica, supportata, da oltre un anno, da fondi, mezzi e uomini italiani”. I partecipanti hanno sfilato per le strade con le mani dipinte di rosso sollevate.
“Sono con queste persone come sono con chiunque protesti contro la barbarie cui rischia di cadere questo Paese”. Ha detto Vauro. “Il senso di questa iniziativa è che tante persone si dichiarano contrarie alle politiche di immigrazione di questo governo. Non siamo complici di questa strage di Stato, non siamo con questo governo, non siamo con Salvini“, ha detto una manifestante.
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