Nella Gran Bretagna della Thatcher meno tasse e addio servizi – Nel frattempo in Gran Bretagna anche Margaret Thatcher riduceva le tasse ai ricchi mentre “chi guadagnava metà del reddito medio se le vide aumentare del 7%“. Ma in contemporanea la Lady di ferro abbattè la spesa pubblica con “tagli drastici ai servizi sociali e la privatizzazione dei servizi pubblici (dall’acqua alle telecomunicazioni alle ferrovie), con conseguente indebolimento dei sindacati che ha contribuito a contrarre la quota di reddito dei lavoratori”. In conclusione, riassume Fantacci, “le politiche neoliberiste hanno avuto successo indiscusso soltanto nel ridurre l’inflazione che negli anni Settanta era cresciuta moltissimo sotto l’effetto delle crisi petrolifere. Per il resto, non possono rivendicare di avere risanato l’economia, né in Usa né in Gran Bretagna. E in entrambi i casi la liberalizzazione finanziaria ha contribuito a fare aumentare la quota di reddito della finanza (rendita)”. Basti dire che “in Gran Bretagna la quota di reddito dell’1% con reddito più elevato raddoppiò dal 6,5 al 13 percento”.

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Flat tax, ‘senza coperture pochi effetti su investimenti e consumi’. I precedenti dagli Usa di Reagan alla Russia di Putin

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