JURASSIC WORLD – IL REGNO DISTRUTTO di J.A. Bayona. Con Chris Pratt, Bryce Dallas Howard, James Cromwell. Usa 2018. Durata: 128’  Voto: 4/5 (DT)

Il vulcano dell’isola di Nublar sta eruttando lava e lapilli. L’anziano ricco, visionario ecologista Lockwood organizza una megaspedizione per salvare i dinosauri lì sopravvissuti al caos di distruzione e morte del parco a tema di Jurassic World (quarto episodio del franchise), per poi collocarli da qualche parte in solitaria (“con l’assenza dell’uomo”). Per fare ciò ricontatta il muscoloso addestratore di velociraptor Owen e la bella Claire, quest’ultima diventata parte della lega di difesa dell’estinzione dei dinosauri che porta con sé anche un paio di etologi geek. Ma arrivati sull’isola qualcosa va storto: i mercenari armati in accordo con il leccato tirapiedi di Lockwood vogliono semplicemente rapire con violenza e sadismo i dinosauri per poi rivenderli ad un’asta prestigiosa tra miliardari trafficanti di animali senza scrupoli.

Prima parte più classica con la fuga dall’isola, in linea con l’adrenalinica avventurosità della serie; seconda parte più marcata stilisticamente con un cinema dagli echi espressionisti tutta giocata in interni notte nell’incontro/scontro tra uomini vs. dinosauri e sulla presenza favolistica di una bambina priva di ingenuità infantili come stereotipo blockbuster vorrebbe. Ne esce un film dal contenuto politico e dal messaggio animalista, con tanto di momenti dolci e/o strazianti a ritrarre e parteggiare per gli animali a rischio estinzione. Sottofinale che richiama il finale di Io sto con gli ippopotami (1979), e apocalisse domani con convivenza uomo-animali-dinosauri che non è il solito gancio puerile per prolungare la serie ma seria riflessione ambientalista che non guasta mai.