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MasterChef 7, il vincitore è Simone: il 21enne che pareva “senza carisma”. Kateryna cade su una rana pescatrice cruda (e no, non si può)

La settima edizione, sul finale, trova la sua chiave: il romanzo di formazione. Sia lo studente maceratese sia l'altra finalista Kateryna arrivano allo scontro finale dopo una metamorfosi da Transformer. Ma l'ucraino-salernitana perde per un errore decisivo nonostante qualche numero in più. Tra le altre note positive il ritorno dell'adrenalina con gli chef stellati e il grande (deleterio) ritorno di Italo

di La Sila

Psicoterapia nel piatto
La Mistery box non nasconde Jürgen Klopp come tutti spererebbero per essere finalmente sollevati dalla tortura della pubblicità, ma uno specchio. L’ingrediente siete voi, come si dice in questi casi. E cosa si dicono allo specchio i tre finalisti? Simone scavalla i soliti problemi con la pronuncia e forse è quello più commovente visto che all’inizio del programma aveva più problemi con la scoperta di se stesso. La Klugy fa la psicologa e lui dice a se stesso: “Bravo perché io non c’ho mai creduto. Non credevo di entrare nella masterclass né di arrivare in finale. Mi sono sempre criticato e mi sono posto tanti dubbi. E’ l’ora di risolvere questi dubbi”.

Alla fine Alberto presenta delle seppie marinate con shiso, spuma di patate e cialde al nero di seppia, molto stilose come piacciono a lui e anche a Barbieri (ma la friendzone è già finita). La seppia torna anche nel piatto di Kateryna che fa dei ravioli (di seppia) ripieni di ribes, uno spettacolo d’estetica con la marcia in più dell’abbinamento fungo ribes che ancora un po’ e la Klugy srotola gli striscioni come un ultrà dell’Atalanta. Simone invece si rifugia come sempre nei sapori che conosce di più con un filetto di maiale in crosta di pistacchi che spinge un po’ con l’intorno: salsa alle pere cotta nel vino, quenelle di scuta aromatizzata alla salvia ananas. Tutto questo per dire che la metamorfosi degli aspiranti chef rispetto a tre mesi fa è da Transformers.

Vince, comunque, la Kate, che subito – figuriamoci – se ne vergogna, diventa rossa, e con accento est-europeo parla il suo italiano campano: “Non rieschc’ neanch’ a parlaaaar”. Alberto sempre secondo (comunque oh, sempre meglio di Renzi), Simone sfoggia il suo solito italiano, “Ce la vediamo io e tu” che non si sa dove l’ha imparato. Mentre l’ucraino-deluchiana va diretta in finale per decidere chi sarà lo sfidante gli autori mettono in piedi una maratona senza Mentana dall’alto tasso adrenalinico che agli spettatori mancava da tempo (prendete appunti).

MasterChef 7, il vincitore è Simone: il 21enne che pareva “senza carisma”. Kateryna cade su una rana pescatrice cruda (e no, non si può) - 2/6
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