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Federica Vincenti dice addio a Michele Placido: “Arriva il momento in cui la differenza d’età divide”

Dalle pagine web di Vanity Fair è proprio la 36enne moglie del regista di Romanzo criminale a spiegare che tra lei e il marito 71enne si è arrivati ad un momento di stasi dovuto alla differenza d’età e alla necessità di rinascere da sola come artista

di Davide Turrini

“Stagione dell’amore finita” tra Michele Placido e Federica Vincenti. Dalle pagine web di Vanity Fair è proprio la 36enne moglie del regista di Romanzo criminale a spiegare che tra lei e il marito 71enne si è arrivati ad un momento di stasi dovuto alla differenza d’età e alla necessità di rinascere da sola come artista. Dopo aver raccontato di come fosse diventato difficile “ascoltare il proprio corpo” (“avevo spesso mal di stomaco. Ero sempre contratta, nervosa, in ansia”), ad aver superato le difficoltà grazie alla “psicobiorisonanza” che le ha permesso di riattivare la passione per il pianoforte e a “tirar fuori la propria voce a dispetto di quelle intorno, a far viaggiare insieme testa e sentire, e così ad assecondarsi”, la Vincenti spiega che il marito non ha visto di buon occhio questa ripartenza. “Ma è naturale vada così: l’amore cambia – racconta l’interprete di Vallanzasca e Il grande sogno – Quando è agli inizi non ci pensi: che un giorno quella differenza d’età vi dividerà per forza di cose, che tra voi ci sarà la vecchiaia, e che sarà abissale”.

Vecchiaia che “si è allargata, piano piano, fino a farsi voragine. Non a distruggerci, ma a governare lei. Cambia il corpo, cambiano i muscoli, le forze. Cambia la testa, può togliere i pensieri e il ricordo a un uomo che ha fatto la cultura nel mondo al pari di mostri d’intelletto come Monicelli, Albertazzi. Cambiano i desideri. Le voglie non sono più comuni. È raro che usciamo, ma l’altra sera per esempio eravamo a un concerto di Ermal Meta. Ballavo. Mi ha guardato: “Fede, ma che stai a fà? Che te balli?”. Momento critico che la Vincenti sintetizza così: “Lo dico con la luminosa indulgenza di chi sa che non è colpa di nessuno: a 70 anni l’uomo della mia vita e padre di mio figlio resta l’uomo della mia vita e il padre di mio figlio anche nell’allontanarci, anche a stagione dell’amore finita, perché comunque resta che io ci sarò sempre per lui e lui ci sarà sempre per me, e questo ci fortifica”.

Vincenti e Placido si sono uniti in matrimonio nel 2012 dopo aver iniziato la loro relazione d’amore nel 2002, coronata dalla nascita di un figlio, Gabriele, nel 2006. La Vincenti, più giovane della prima figlia di Placido, Violante, che oggi ha 41 anni, ha pubblicato da un paio di mesi il suo singolo d’esordio nel mondo della musica sotto le pseudonimo di Luna intitolato Sorry. La 36enne , pedigree di qualità tra Accademia d’arte drammatica Silvio D’Amico e diplomi di canto e pianoforte nel cassetto, ha voluto anche rispondere ad una domanda riguardante lo scandalo Weinstein puntando su un distinguo molto delicato tra donne molestate e violentate. “Penso solo che si è fatta una grande confusione tra sessualità e violenza. Una cosa sono le avances, un’altra le molestie. Dalle prime puoi sottrarti, le altre fanno male”, ha spiegato la donna. “Perché le donne violentate veramente, quelle che hanno ferite, dolori e cicatrici sulla pelle, quelle che aspettando da un momento all’altro che il marito le pesti a sangue, non hanno avuto voce in questa storia qui – ha concluso Vincenti – Mentre l’abbiamo data troppo a fantomatiche attrici che ci hanno fatto spettacolo e opinione nei salottini pomeridiani della nostra tv: non giudico loro, ma com’è montata la questione”.

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