“Mio Cuggino”. Ah, il tesoro popolare delle leggende metropolitane! Dove una chiacchiera di terza mano, attribuibile sempre a qualcuno che il proponente conosce di persona ti giura che un malcapitato si è tolto il casco dopo un incidente di moto e gli si è aperta la testa, oppure che dopo aver conosciuto una ragazza in discoteca si è risvegliato in un fosso senza un rene, o che il cane trovato in spiaggia era in realtà un ferocissimo topo esotico. Ci nutriamo golosamente di queste panzane, abbiamo tutti un parente o un amico che potrà sostenere la veridicità del racconto. Nel Terzo Millennio basta frequentare un social ed entriamo felici nel girone mitologico delle minchiate. Gli Elii hanno saputo costruirci sopra un testo che dice “Sì d’accordo free Mandela/free Valpreda e tutti gli altri/ma free anche mio cuggino”, che è un delinquente da romanzo, un immaginario eroe gomorresco.