E’ stata allestita oggi, presso la sede nazionale del Wwf, la ‘Fattoria #SosLupo‘: l’obiettivo è dimostrare che il lupo non è il flagello degli allevatori e che attraverso adeguate misure di prevenzione è possibile convivere con questa specie. “La prevenzione può essere fatta – ha spiegato Marco Galaverni, ricercatore e consigliere nazionale Wwf – con metodi tradizionali come i cani da pastore, che innovativi come le recinzioni elettrificate. Gli abbattimenti non sono la soluzione”. Il cane da pastore maremmano – ha affermato un allevatore – è il cane da guardia delle greggi per antonomasia. Funziona perché dissuade il lupo dall’attaccare: sembrano quasi una falange macedone per come lavorano”.

Intanto è arrivata la notizia del rinvio del Piano Lupo che non sarà votato domani (giovedì 23 febbraio) alla Conferenza Stato-Regioni a Roma, come era previsto. Non è ancora stata fissata la data dell’incontro (annunciato ieri) fra il ministro Gian Luca Galletti e i presidenti delle Regioni per discutere del Piano, in particolare della misura più controversa, l’abbattimento controllato dei lupi. E’ presumibile che il rinvio del voto finale di domani sia stato deciso in vista di questo confronto. La Conferenza Stato-Regioni inizialmente doveva approvare il Piano Lupo alla seduta del 2 febbraio. Il voto era stato rinviato al 23 a seguito delle proteste contro gli abbattimenti, per un riesame della questione chiesto da diverse Regioni.

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