L’insicurezza contestata
Revisioni più accurate sui carrelli, il dispositivo antideragliamento, uno specchio o una telecamera retrovisiva dei carri, una velocità ridotta, controlli incrociati delle manutenzioni, adeguati piani di sicurezza, secondo i periti della Procura, avrebbero limitato i danni. Tra gli altri, in questi anni, ha parlato Alberto Chiovelli, ex direttore dell’Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria. In una relazione del 2014, tra l’altro, scrisse: “Si conferma ancora alta l’incidenza di cause legate alla mancata o cattiva manutenzione”.
Viceversa Ferrovie al fatto.it dice che un piano c’è e secondo quel piano viaggiava il treno carico di gpl poi deragliato la sera del 29 giugno 2009. Quanti ai controlli dei carri merci, sempre secondo Ferrovie, la responsabilità è solo dei proprietari.