“La Commissione sta esaminando la privatizzazione di Caremar e la compensazione corrisposta all’acquirente per la gestione dei servizi pubblici per verificarne la conformità con le norme in materia di aiuti di Stato. Bruxelles ha inoltre chiesto chiarimenti alle autorità italiane su una serie di questioni legate alla conformità della legislazione italiana sul cabotaggio marittimo nel golfo di Napoli con il regolamento (Cee) n.3577/92 che lo regolamenta a livello europeo.”

E’ una vera e propria doccia fredda quella che arriva da Bruxelles per il Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che l’aveva definita “la soluzione di un problema che andava avanti da anni” nonché per gli armatori privati Snav/Rifim che se la sono vista cedere a condizioni che sono ora sotto la lente d’ingrandimento della Commissione Europea.

Quei 10 milioni di euro di soldi pubblici all’anno dalla Regione agli armatori (gli stessi facenti parte del cartello già sanzionato qualche mese fa dall’Antitrust con una maxi multa di 14 milioni di euro) hanno sollevato qualche dubbio a Bruxelles. La conferma arriva dalla Commissaria europea alla concorrenza Margrethe Vestager in risposta ad un’interrogazione presentata ad Agosto dall’europarlamentare del M5S Marco Valli che denunciava per l’appunto le modalità della controversa cessione dell’ex compagnia regionale pubblica Caremar (ex gruppo Tirrenia) agli armatori privati che l’ha data in pasto ai suoi ex concorrenti cancellando ogni residuo di trasporto pubblico per le isole di Ischia, Capri e Procida.

L’indagine europea dovrà stabilire se quel generoso compenso possa manifestarsi come “aiuto di stato” (vietato ai sensi delle norme europee) oltre a valutare la corrispondenza della legislazione e la prassi italiana che lascia ad armatori privati operare nel golfo di Napoli da anni senza mai aver vinto alcuna gara (nazionale o europea) ma in virtù di una semplice “concessione” con il regolamento europeo che disciplina i trasporti marittimi di corto medio raggio (cabotaggio).

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