“Io non ho parole”. Arianna Di Biagio, portavoce dei genitori dei bambini di Rignano Flaminio, commenta così la sentenza del processo di appello sui presunti abusi commessi nei confronti di bambini nella scuola materna Olga Rovere, nel quale sono stati assolti tutti gli imputati. “Si prende atto con dispiacere che la parola dei bambini ancora una volta non è stata creduta – aggiunge Luca Milani, avvocato dei genitori – come non si vuole credere ai risultati delle perizie psicologiche che hanno legato la sintomatologia riscontrata sui minori a trauma di natura sessuale“. “Un processo basato su un fenomeno di suggestione collettiva“, lo definisce, invece, Roberto Borgogno, avvocato difensore delle insegnanti. “Ci stupisce – aggiunge – che i genitori siano delusi di questa sentenza che, invece, dovrebbe rassicurare tutti sul fatto che nessun abuso è stato consumato nell’asilo di Rignano Flaminio”. “Sono diabolici questi bambini che hanno avuto la capacità di inventarsi tutto: fatti, luoghi appartenenti alle maestre, oggetti – dice con amarezza la mamma di uno dei bambini coinvolti – è un legalizzare la pedofilia, per l’ennesima volta”  di Paola Mentuccia

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