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“Bicameralismo perfetto, Rodotà e Zagrebelsky non sono a favore”

Libertà e Giustizia scrive una precisazione per rispondere a Scalfari, convinto che i due giuristi si oppongano all'abolizione del sistema che equipara Camera e Senato. Al contrario, hanno più volte dichiarato che è da superare
“Bicameralismo perfetto, Rodotà e Zagrebelsky non sono a favore”
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“Nessuno, tranne il movimento di Rodotà e Zagrebelsky, si oppone all’abolizione del bicameralismo perfetto”. Sono parole di Eugenio Scalfari riportate oggi da Repubblica. Tuttavia l’associazione Libertà e Giustizia, promotrice dell’appello contro la Riforma del Senato e la revisione del Titolo V firmato da entrambi i giuristi, fa sapere che proprio Gustavo Zagrebelsky, intervistato proprio dal quotidiano da lui fondato, “ha affermato che bisogna ‘andare oltre il bicameralismo perfetto'”.

Inoltre, prosegue l’associazione, “intervistato da ‘l’Unità‘, Stefano Rodotà ha delineato con chiarezza un sistema che abbandonava proprio il bicameralismo perfetto, configurando un Senato di garanzia, privo in particolare del potere di votare la fiducia al governo e di approvare la legge di bilancio. Inoltre, in molte occasioni, entrambi hanno criticato l’attuale bicameralismo e sottolineato la necessità di un suo abbandono. La disinformazione che ha accompagnato il dibattito sul Manifesto di Libertà e Giustizia ha prodotto spesso giudizi fuorvianti che ne alterano lo spirito e gli obiettivi”.

Nell’appello di Libertà e Giustizia sottoscritto dai due costituzionalisti si legge: “Stiamo assistendo impotenti al progetto di stravolgere la nostra Costituzione da parte di un Parlamento esplicitamente delegittimato dalla sentenza della Corte costituzionale n.1 del 2014, per creare un sistema autoritario che dà al Presidente del Consiglio poteri padronali”.

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