In Sardegna in questi ultimi cinque anni la continuità territoriale è inesistente. La Giunta di centrodestra ha completamente dimenticato e trascurato il settore.

Cosa ancor più grave è la non approvazione da parte della Giunta Cappellacci del piano regionale dei trasporti. Un piano fondamentale per assicurare alla Sardegna una vera e completa continuità territoriale per tutti.

A questa grave situazione si deve aggiungere la grande crisi che sta colpendo la compagnia aerea Meridiana (ex Ali Sarda). Compagnia che ha permesso in questi decenni di incrementare notevolmente il turismo dell’isola e i vari collegamenti con la penisola.

Lo stato attuale delle cose però vede: 1200 persone (avete capito bene milleduecento) in Cassa integrazione guadagni straordinaria tra personale navigante, assistenti di volo, piloti, comandanti e personale di terra. Un vero disastro, e per la Sardegna un’enorme ed ulteriore preoccupazione.

Ma il vero problema arriverà a giugno 2015 quando scadrà l’accordo sulla cassa integrazione. E qui la politica deve intervenire se vuole salvare una compagnia aerea importantissima per la Sardegna e per tutto l’indotto collegato. Ma soprattutto per salvare tantissimi posti di lavoro.

Quanti e chi riuscirà a rientrare nell’organizzazione aziendale e quanti e chi invece andrà in mobilità e dunque uscirà completamente dai processi produttivi? Tali domande vanno a scontrasi ed intrecciarsi con la politica aziendale di Meridiana.

Infatti, la compagnia continua a ridurre tratte e macchine operative. Ha rinunciato alla continuità su Cagliari e ha completamente abbandonato Alghero.

Da considerare, altresì, che gli unici movimenti di Meridiana sull’aeroporto di Olbia per tutto il periodo invernale sono solo per Roma e Milano e qualche altro volo nel fine settimana.

Mentre il chi si riferisce al fatto che Meridiana dal 2011 è anche proprietaria di Air Italy, vettore molto diverso per storia e tipologia, alla quale però l’attuale management continua a travasare attività e anche personale, svuotando di fatto Meridiana a favore di quest’ultima.

Anche Air Italy attualmente gode della Cassa integrazione straordinaria ma ha una procedura diversa da quella di Meridiana. Ciò che preoccupa lavoratori e sindacati è che nel 2015 chi andrà a casa saranno i dipendenti di Meridiana nonostante abbiano un’anzianità aziendale superiore rispetto ai colleghi di Air Italy.

Altra preoccupazione riguarda la decisione di Meridiana di rinunciare a parte della continuità territoriale, di fatto mantenendo la sua presenza solo su Olbia.

Da evidenziare ulteriormente un piccolo grande conflitto d’interessi. Meridiana detiene la maggioranza delle quote della società Geasar, azienda che gestisce l’aeroporto e che lo farà per i prossimi 40 anni.

Insomma una situazione molto complicata e trascurata dalla politica regionali in questi anni.

Occorrerà intervenire al più presto per far fronte ad una crisi annunciata e che potrebbe far perdere alla Sardegna tantissimi posti di lavoro e conseguentemente produrre enormi danni all’intero settore dei trasporti e del turismo. Per ora in questi ultimi cinque anni solo chiacchiere.

Ora tutta la Sardegna aspetta i fatti.

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