19 anni fa, il 20 marzo del 1994, venivano ammazzati in Somalia Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, mentre stavano indagando sugli intrallazzi di imprenditori senza scrupolo che accumulavano miliardi spacciando spazzatura e rifiuti tossici.

Forse avevano messo le mani e le telecamere su misteri gelosamente custoditi da corrotti residenti sulle due sponde del Mediterraneo, corrotti di varia natura e, soprattutto corruttori e distributori di tangenti agli “Amici somali e italiani”.

Da allora si sono susseguite le commissioni di inchiesta, i processi, persino qualche condanna, ma restiamo lontano dall’avversario assicurato verità e giustizia alla memoria di Luciana e Miran, ai loro familiari, agli amici di sempre, che continuano a tenere in vita, tra mille sforzi, una fondazione ed un premio dedicato alle storie di Ilaria e Mirian.

Sono stati proprio loro, in questa giornata, a lanciare l’ennesimo appello, a scuotere le coscienze, a chiedere che anche i nuovi presidenti delle Camere riaccendano i riflettori. Del resto il presidente del Senato, Pietro Grasso, proprio nel suo discorso di insediamento, ha annunciato di voler mettere il naso nelle stragi e nei delitti restati impuniti.

Siamo sicuri che in questo elenco vorrà inserire anche l’assassinio di Ilaria Alpi e Miran Hrovatin, restato, e non a caso, senza mandanti, almeno per le aule dei tribunali. Chi volesse associarsi all’appello del premio Alpi e far sentire anche la sua voce potrà farlo sia twittando: 19 anni senza #giustizia per Ilaria e Miran, oppure scrivendo alla fan page di Facebook del premio Ilaria Alpi.

Alziamo la voce oggi per riuscire ad avere Giustizia e Verità per il prossimo 20 marzo del 2014, quando, purtroppo, ricorreranno 20 anni dal loro assassinio.

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