Ospite di “Coffee Break”, in onda su La7, Andrea Scanzi analizza, assieme a Vauro e a Bobo Craxi, il linguaggio di Beppe Grillo e l’ultima bagarre intercorsa tra il comico genovese e il Pd. “Lui su Berlusconi e D’Alema vince facile, è sicuramente più credibile di loro” – dichiara il giornalista – “ma il 99% della popolazione mondiale lo sarebbe“. Riguardo allo stile dialettico di Grillo, Scanzi osserva: “Nelle ultime settimane non lo vedo particolarmente lucido, secondo me ha perso anche con Roberto Benigni che in questa sfida tra comici si è rivelato molto più simpatico e garbato”. Il giornalista spiega che la doppia veste di comico e di politico indossata da Grillo ha generato un inevitabile cortocircuito semantico. Ma il capo carismatico dei 5 Stelle vanta un pregio: quello di parlare alla pancia della gente. In questo senso, spiega Scanzi, il ricorso ad un linguaggio diretto è proprio anche di Matteo Renzi: “E’ indubbio che contro Bersani Grillo vincerebbe facile, con ciabatte e senza giocare” – afferma – “Con Renzi qualche rischio ce l’ha”. Piccola bagarre tra il giornalista del Fatto Quotidiano e il deputato Bobo Craxi, che lamenta un eccessivo spazio dedicato al comico genovese, parlando di “altarino”. Gran finale con Vauro che si chiede: “E’ davvero un valore il fatto che un politico parli come parla la gente? Secondo me, no, è un disvalore. Gramsci invitava la gente a studiare”. E conclude: “Un politico parla meglio della gente, perchè un politico educa anche la gente parlando. Berlinguer non parlava mica come la gente”

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