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“I No Tav sul palco cambiano la natura del 9 marzo”. Il Pd non partecipa al corteo Fiom

Stefano Fassina annuncia che il centrosinistra declina l'invito a partecipare alla manifestazione di venerdì vista la presenza di alcuni contrari alla Torino-Lione. La segreteria nazionale: "C'è stata una discussione e abbiamo deciso tutti insieme"
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Nel giorno in cui il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano si rifiuta di incontrare i sindaci contro la Tav in Valsusa, si innesta la polemica politica del Partito democratico contro la Fiom che nella manifestazione di venerdì 9 marzo ha previsto l’intervento dal palco anche dei movimenti contro la TorinoLione.

Il primo a defilarsi è stato il responsabile economia del Pd Stefano Fassina che ha dato l’annuncio durante la segreteria del partito con Pierluigi Bersani. ”La posizione in merito alla partecipazione alla manifestazione – ha detto- è cambiata, in quanto si è caricata anche di altri contenuti, in particolare la Tav, oggi al centro dell’agenda politica e causa di inaccettabili episodi di violenza”. E ha specificato che “data la posizione del Pd sulla Tav e considerata la possibile presenza dei movimenti NoTav alla manifestazione del 9 marzo, ho ritenuto incoerente la partecipazione, nonostante la condivisione di alcuni dei problemi indicati dalla piattaforma dello sciopero generale”. Tra questi “le preoccupazioni per la democrazia nei luoghi di lavoro, per il contratto nazionale per la difesa dell’art 18 dello Statuto dei Lavoratori”. Punti che tuttavia non  pesano quanto la presenza dei movimenti No Tav sul palco.

Insiste sul cambiamento della natura del corteo anche l’esponente della segreteria Pd Matteo Orfini che, come Fassina, il 9 marzo non ci sarà. “C’è stata una discussione e abbiamo deciso tutti insieme”, ha spiegato Orfini. Da parte del centrosinistra, ha detto, non c’è stato alcun ripensamento ma è la Fiom “che ha inserito temi che non c’entrano nulla con la piattaforma” con cui è nata l’iniziativa.

Replica alla decisione del Pd Maurizio Landini, leader della Fiom che ritiene “singolare che si consideri un pericoloso estremista Sandro Plano, il presidente della comunità montana della Val di Susa” invitato a parlare sul palco, visto che è “per altro iscritto al Pd, che è stato sindaco ed è una figura istituzionale”. Poi Landini ha concluso: “Rispetto le decisioni di ogni forza politica, poi il Pd si assumerà le proprie responsabilità”.

MAURIZIO LANDINI PRESENTA LA MANIFESTAZIONE DEL 9 MARZO:

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