C’è chi ci credeva, come uno dei primi soccorritori arrivati lassù, al miracolo. E dopo una giornata convulsa e confusa con notizie contrastanti e a volte contraddittorie i soccorritori sono riusciti a trasformare un “buco” nel ghiaccio in una strada per la salvezza. Da lì sono usciti vivi: una donna e quattro bambini, altri cinque superstiti sono ancora nella morsa di detriti e ghiaccio dell’Hotel Rigopiano spazzato via da una valanga mercoledì pomeriggio, ma sono in contatto con le squadre di soccorso. Fuori dalla “trappola” Adriana Vranceanu, moglie di Giampiero Parete che erano all’esterno della struttura al momento della valanga e ha lanciato l’allarme, il figlio Gianfilippo, 7 anni, e Ludovica, 6 anni appena compiuti. Vivi e in buone condizioni a quasi due giorni dal momento in cui, erano le 17.40, la montagna è caduta giù. Tutta la famiglia del cuoco, che era riuscito a dare l’allarme perché era fuori dalla struttura al momento della frana, è stata riunita. Non ci credevamo più, non ci speravamo più” ha detto la donna.

Salvo anche Edoardo, 9 anni, figlio di Sebastiano Di Carlo Nadia Acconciamessa che risultano dispersi. “Gli adulti erano in un’altra stanza, noi bambini eravamo andati a giocare al biliardo“, ha detto il piccolo subito dopo essere stato salvato. All’appello mancano ancora in tanti, nell’albergo c’erano tra le 35 e le 36 persone. Intanto, su indicazione del prefetto Francesco Provolo, una funzionaria della protezione Civile ha annunciato i nomi degli altri cinque sopravvissuti, che però si trovano ancora sotto i detriti e le macerie dell’hotel: si tratta di Vincenzo Forti, Giorgia Galassi, Giampaolo Matrone, Francesca Bronzi, e del fidanzato di quest’ultima Stefano Feniello. Subito allertate le famiglie dei cinque sopravvissuti, continuamente in contatto con i soccorritori, che per salvarli lavoreranno.

Dopo tanta fatica e freddo, dopo due notti e un giorno di ricerche senza sosta, i soccorritori hanno sentito le prime voci e hanno visto del fumo intorno a metà mattina di venerdì. Sì perché per sopravvivere i superstiti, che si trovavano nel locale cucina della struttura sotto un solaio, hanno acceso un fuoco. Erano le 11 quando è arrivato il primo contatto con i superstiti: i vigili del fuoco sono riusciti a parlare più volte con loro. È stato immediatamente chiesto l’invio di coperte termiche e liquidi. Poi lentamente, considerate le difficilissime condizioni in cui sta operando, è iniziata l’operazione per tirarli fuori. Le condizioni meteo e l’oscurità però non permettono più l’utilizzo di elicotteri e questo potrebbe rallentare l’attività dei 135 uomini impegnati. Intanto a Penne i familiari dei dispersi, stremati dall’angoscia, hanno chiesto i nomi di tutti quelli individuati e considerati da ore per salvi. Hanno un nome invece i copri recuperati giovedì: Alessandro Giancaterino, fratello dell’ex sindaco di Farindola, che era il capo cameriere del resort; e Gabriele D’Angelo, cameriere. 

Mamma e figlia hanno acceso il fuoco, l’abbraccio con i soccorritori
Sono state la mamma e figlia  ad accendere la fiammella che ha riscaldato la speranza dei superstiti. “Probabilmente oltre ad accendere un fuoco avevano qualcosa da mangiare con loro – racconta il soccorritore della Guardia di Finanza Marco Bini -. Mentre noi stavamo scavando questo varco loro ci sentivano. La speranza ora è quella di ritrovare altre persone in vita anche se non abbiamo avuto altri segnali o sentito rumori. È stato bellissimo il momento in cui li abbiamo trovati. Erano contentissimi e ci hanno abbracciato. La neve li ha protetti, assieme alla struttura dell’albergo. La neve come sappiamo a livello tecnico ti protegge molto”. Alla domanda se c’è possibilità che altri possano essere ancora in vita il finanziere sembra ottimista: “Assolutamente sì, abbiamo la speranza di trovarne altri vivi. Potrebbero esserci altre sacche d’aria”.

 I soccorritori hanno continuato a lavorare senza sosta: “Da ieri sera stiamo lavorando in condizioni difficili nella ricerca di superstiti nella zona dell’Hotel Rigopiano, i cani spesso fiutano odori ma dobbiamo scavare per oltre 4, 5 metri prima di arrivare al terreno”, aveva racconta Matteo Gasparini, responsabile del Soccorso alpino della Valdossola.
di Mauro Episcopo. 

L’esperto: “Possibile resistere anche 4-5 giorni”
“Gli eventuali superstiti al disastro potrebbero resistere, in assenza di traumi gravi, anche 4-5 giorni, di più se hanno accesso a liquidi da bere – dice Mario Balzanelli, presidente eletto della Società Sistema – Una persona in buona salute, se ha la possibilità di ossigenarsi, può resistere in quelle condizioni anche 4-5 giorni. Ancora di più se può bere. Questo è possibile perché in questi casi si creano delle compartimentazioni d’aria, degli spazi ristretti che comunque garantiscono la respirazione. Invece se ci sono dei traumi gravi o delle malattie pregresse, cardiache o respiratorie, le chance ovviamente diminuiscono”. Nel caso delle persone trovate questa mattina può aver influito anche il non essere da sole. “Un elemento fondamentale è la capacità di resistenza mentale – sottolinea l’esperto – che si rinforza fortemente quando ci si sente supportati dalla vicinanza e dalla condivisione del momento drammatico”.

Procura Pescara: “Domanda è se c’è responsabilità”
“Le prime domande che riteniamo meritevoli di risposte, in relazione a questa vicenda, sono: esistono responsabilità umane connesse a questo fatto?” dice il procuratore aggiunto di Pescara, Cristina Tedeschini, che insieme al pm Andrea Papalia coordina l’inchiesta, per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. E più nello specifico, spiega sempre la Tedeschini, ci si deve chiedere “se quelle persone, dovevano essere lì quando è avvenuta la valanga? Quell’albergo, in quel dato momento storico, doveva essere aperto? Quella struttura poteva stare lì? Se le persone ad un certo punto volevano andare via, cosa ha impedito che ciò avvenisse? E più in generale: quanto avvenuto, è stato determinato da condotte umane riprovevoli, di tipo omissivo, imprudente o imperito?”. Poi c’è la questione dei ritardi nei soccorsi: “È un tema rilevante, che approfondiremo, ma il fatto di porsi delle domande non implica di per sé un giudizio. Il nostro dovere è fornire una ricostruzione che sia più accurata possibile: anche qualora non si arrivasse ad un processo penale, per il debito che abbiamo verso la collettività, il nostro dovere è quello di fornire risposte”.

Trovati due morti sotto altre slavine
Intanto un’altra slavina ha ucciso un uomo a Ortolano, frazione di Campostosto, nell’Aquilano. Il suo cadavere è stato trovato dagli uomini della Guardia di Finanza. Il 60enne, un abitante del luogo, è stato travolto da una slavina dopo che era uscito da casa a causa del terremoto. I soccorsi hanno potuto raggiungere la frazione di Ortolano solo nelle scorse ore, perché fino a giovedì era impossibile a raggiungere il paese. Trovati i corpi senza vita anche dei due dispersi da ieri a Poggio Umbricchio, frazione del comune montano di Crognaleto: si tratta di Mattia Marinelli, 23 anni e del padre Claudio, di 50 anni. Il ritrovamento è avvenuto lungo la strada comunale, a circa due chilometri dalla frazione di Crognaleto da dove padre e figlio si erano allontanati a piedi per comprare una pizza.

CRONACA ORA PER ORA

Ore 23.23 – Diffusi i nomi dei 5 sopravvissuti
Vincenzo Forti, Francesca Bronzi, Giorgia Galassi, Stefano Feniello, Giampaolo Matrone: sono questi i nomi delle persone che i soccorritori stanno cercando di recuperare all’hotel Rigopiano. Sono stati annunciati all’esterno dell’ospedale di Pescara dopo la comunicazione ai familiari da una funzionaria della protezione Civile su indicazione del prefetto Francesco Provolo.

Ore 23.07 – Ricerche proseguono tutta la notte
Proseguirà anche stanotte l’impegno nelle operazioni di ricerca e soccorso all’hotel Rigopiano. Finora gli sforzi delle squadre hanno consentito di portare in salvo oggi 5 persone, tra cui 4 bambini. Altre 5 persone in vita sono state individuate, che si sta lavorando per estrarre grazie alla Protezione Civile

Ore 22.50 – “Viva anche Francesca Bronzi” 
Tra le persone vive ma ancora sotto le macerie c’è anche la giovane Francesca Bronzi. La ragazza si trovava in vacanza con il fidanzato, il 28enne Stefano Faniello. Le autorità hanno appena contattato i genitori della giovane per comunicargli che Francesca è viva ed è in contatto con i soccorritori. 

Ore 20.20 – Quattro bambini salvati
Il quarto bimbo trasportato all’ospedale di Pescara, dopo essere stato estratto dalle macerie hotel Rigopiano, è Samuel Di Michelangelo, 7 anni, figlio del poliziotto di origine abruzzese che vive a Osimo (Ancona). La conferma viene da fonti delle forze dell’ordine. Nello stesso ospedale di Pescara sono ricoverati altri tre bambini estratti vivi: i fratelli Gianfilippo e Ludovica Parete e Edoardo Di Carlo.

Ore 21.45 – Tre bambini arrivati all’ospedale di Pescara
Sono arrivati all’ospedale di Pescara in ambulanza i tre bambini estratti dall’Hotel Rigopiano. Sono in discrete condizioni di salute.

21.25 – Commissione Grandi Rischi: “Sequenza sismica continua”
Questa è una sequenza che continua ed è presto per rilassarsi”, ha detto all’ANSA il presidente della Commissione Grandi Rischi, Sergio Bertolucci “Ci preoccupa – ha aggiunto – che ci siano ancora faglie silenziose da molto tempo, alcune da secoli, e che abbiano subito un aumento di stress”.

21.09 – Procura disponde autopsia su corpi vittime
La Procura di Pescara ha disposto l’autopsia delle due vittime della valanga di Rigopiano. Per effettuarle però si aspetterà di vedere se le macerie dell’hotel restituiranno o meno altri cadaveri: l’intenzione è quella di eseguirle il più possibile collettivamente.

20.55 – I tre piccoli estratti in elicottero verso ospedale
Sono partiti poco fa in elicottero da Penne diretti a Pescara i tre bambini salvati oggi sotto le macerie dell’hotel Rigopiano. I piccoli sopravvissuti sono arrivati a Penne a bordo di ambulanze e poi sono stati caricati sul velivolo che li attendeva vicino al Centro di coordinamento dei soccorsi.

20.19 – Gentiloni: “Commossi continuiamo a sperare”
Il salvataggio di alcuni sopravvissuti alla slavina che ha travolto l’hotel Rigopiano è una notizia, giunta mentre era in corso il Cdm, e sono “immagini che commuovono e fanno continuare a sperare noi ma soprattutto le famiglie che sono in attesa a Penne” dice Paolo Gentiloni in un’intervista al Tg1. Pensando alle vittime, il premier aggiunge: “È il momento per stringerci alle famiglie colpite nei loro affetti e ringraziare le migliaia di persone che stanno lavorando ai soccorsi in tutte le aree colpite”.

19.33 – Estratta viva anche Ludovica Parete
È stata estratta viva Ludovica Parete, la figlia di Giampiero, l’uomo che era riuscito a dare l’allarme. Sono quindi tutti salvi i componenti della famiglia. 

19.03 – Tensione dei parenti durante conferenza stampa in ospedale
Contestazione dei parenti dei dispersi di Rigopiano durante la conferenza stampa per fare il punto sulla situazione medica dei superstiti ricoverati a Pescara. I familiari hanno urlato pretendendo informazioni sui loro congiunti. “Sono sotto otto metri di neve e sono 50 ore che aspettiamo. Vergogna”. Il personale sanitario ha cercato di tranquillizzarli, spiegando che gli operatori conoscono solo i nomi delle persone già arrivate in ospedale.

18.18 – Estratti vivi tre bambini
I vigili del fuoco hanno appena estratto dalle macerie dell’hotel Rigopiano tre bambini. Si tratterebbe – si apprende da fonti degli stessi vigili del fuoco – di quel gruppo di persone che era stato individuato per ultimo. 

17.18 – Soccorritori: “Si lavora con cautela per evitare crolli”
L’attività di ricerca all’hotel Rigopiano procede senza sosta: i soccorritori stanno operando in una situazione particolarmente delicata per estrarre le 4 persone individuate evitando che le travi del solaio possano cedere, dunque si lavora con estrema cautela. Stanno operando i vigili del fuoco e conducendo un’azione con personale esperto e specifici mezzi. Ci sarebbero, inoltre, dalle 3 alle 5 persone localizzate.

16.42 – Arrivati in ospedale altri tre superstiti
Sono arrivati all’ospedale di Pescara altri tre superstiti estratti vivi dalle macerie dell’Hotel Rigopiano dopo la slavina. Si tratta di Sebastiano Di Carlo, la moglie Nadia Acconciamessa ed Edoardo, il figlio di 9 anni

16.32 – Contatti con altre tre persone: donna e due bambini
Dopo aver individuato e raggiunto una settima persona sotto le macerie dell’Hotel Rigopiano i soccorritori sono entrati in contatto e stanno parlando con altre tre persone: si tratta di una donna di due bambini.

16.09 – Parete riabbraccia moglie e figlio
Giampiero Parete è stato dimesso e ha già riabbracciato la moglie e il figlio, che si trovano attualmente in osservazione nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Pescara. Il 38enne, che era riuscito a evitare la slavina e ha lanciato l’allarme, ora è con i suoi familiari ma manca ancora l’altra figlia, la piccola Ludovica, che era con loro in albergo.

16.02 – Identificata la prima vittima
È Alessandro Giancaterino una delle due vittime accertate della valanga dell’Hotel Rigopiano. Lo confermano fonti qualificate. Il riconoscimento del corpo è stato effettuato. Giancaterino era il fratello dell’ex sindaco di Farindola (Pescara), ed era il capo cameriere del resort.

16.00 – Vigili del fuoco: “Individuata e raggiunta settima persona”
I soccorritori stanno estraendo dalle macerie dell’hotel Rigopiano la terza persona del primo gruppo di sei superstiti individuato questa mattina. Lo rendono noto fonti dei vigili del fuoco aggiungendo che è stato anche individuato e raggiunto un settimo superstite.

15.52 –  Zia: “Trovato vivo mio nipote”
“È un miracolo, è una situazione stupenda e indescrivibile, hanno trovato mio nipote Edoardo. Fatemi arrivare da lui”. Lo annuncia Simona Di Carlo, consigliere comunale a Pescara e zia del piccolo Edoardo, uno dei bimbi trovati vivi tra le macerie dell’Hotel Rigopiano. Edoardo era a Rigopiano con i genitori, Sebastiano Di Carlo la moglie Nadia, che risiedono a Loreto Aprutino.

15.16 – Moglie e figlio di Parete in ospedale
Sono la moglie e il figlio di Giampiero Parete le due persone già arrivate all’ospedale di Pescara dopo essere stare estratte dai resti dell’hotel Rigopiano. Lo conferma il direttore sanitario della ASL di Pescara Valterio Fortunato. Mamma e figlio stanno bene, sono stati stabilizzati e sono in osservazione. Si attende l’arrivo di altri quattro pazienti, uno dei quali, secondo quanto riferisce la Asl, già in volo. Non si conoscono per ora condizioni cliniche e generalità. Parete è stato informato.

15.12 – Salvi tre marchigiani: “Famiglia di tre persone”
Sono salvi tre dei dispersi marchigiani che si trovavano nell’Hotel Rigopiano. Sono Domenico Di Michelangelo, 41 anni, di Chieti, poliziotto in servizio a Osimo (Ancona), la moglie Marina Serraiocco, 37 anni, di Popoli, e Samuel, il loro bambino di 7 anni. Lo conferma il sindaco di Osimo Simone Pugnaloni, che cita fonti “dei familiari e delle forze di polizia”.

15.10 – Vigili del fuoco: “Altri individuati in vita”
Altre persone sono state individuate vive sotto le macerie dell’hotel Rigopiano. Lo riferiscono i vigili del fuoco che ancora non hanno raggiunto i superstiti. Si tratterebbe di un gruppo di cinque persone, anche se il numero è ancora da confermare.

14.42 – Due in ospedale, con quattro in contatto vocale 
“Due persone sono in ospedale, mentre con altre 4 i soccorritori sono in contatto vocale”. Lo dice Luca Cari, portavoce dei Vigili del fuoco parlando con i cronisti.

14.35 – Bubbico: “Superstiti sono sei”
Roma, 20 gen. (AdnKronos) – I superstiti individuati sotto l’hotel Rigopiano, sepolto da una slavina oramai 48 ore fa, sono sei e non otto. Lo afferma a Skytg24 il sottosegretario all’Interno Filippo Bubbico, impegnato in queste ore sul fronte dell’emergenza.

14.04 – Gentiloni: “Grazie ai soccorritori. Forza e coraggio”
Grazie alle migliaia di civili e militari che stanno lavorando per salvare le vite e ridurre i disagi. Forza e coraggio”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni.

13.45 – Otto estratti in buone condizioni
Sono stati estratti tutti e 8 i superstiti trovati stamani sotto le macerie dell’hotel Rigopiano. Sono tutti in buone condizioni, ha riferito Marco Bini della Guardia di Finanza

13.22 – Sopravvissuti hanno acceso il fuoco nel vano cucina
Stando a quanto si apprende i sopravvissuti dell’Hotel Rigopiano, per restere vivi, hanno acceso il fuoco. Hanno raccontato i soccorritori, che si sentiva puzza e c’era fumo che usciva. Si trovavano tutti nel vano cucina.

13.10 – Due superstiti verso l’ospedale di L’Aquila

13.07 – Prime ambulanze arrivate all’ospedale di Pescara
Arrivate le prime ambulanze all’ospedale di Pescara con a bordo le prime persone estratte vive dall’hotel Rigopiano.

12.53 – Hotel Rigopiano, madre e figlia 43 ore sotto neve e macerie
Sono state circa 43 ore sotto l’enorme massa di neve della valanga, i detriti e le macerie dell’albergo da donna e la bambina estratte poco dopo le 12.30 dalle macerie dell’hotel Rigopiano. Il primo allarme della valanga, infatti, era stato lanciato da Giampiero Parete alle 17.40 di mercoledì 18 gennaio. In pratica quasi due giorni.

12.49 – Estratte madre e figlia
Dalle macerie dell’hotel Rigopiano sono stati estratti una donna e la figlia. Entrambe sembrerebbero in condizioni discrete e sono state già avviate in ospedale con un elicottero.

12.47 – Otto persone vive: estratti anche due bambini

12.45 – Una bimba, due donne e tre piani
Le sei persone estratte vive dall’Hotel Rigopiano sono una bambina, due donne e tre uomini. Gli elicotteri del 118 li stanno trasportando all’ospedale di Pescara.

12.25 – Già cinque estratti vivi

12.15 – Staffetta di elicotteri tra Pescara, Penne e l’Hotel Rigopiano
Una donna, estratta viva dall’Hotel Rigopiano, è già stata trasportata in ospedale a Pescara. Altri elicotteri si stanno portando verso l’albergo. Si sta attuando una sorta di staffetta tra Pescara, Penne e l’hotel.

12.09 – Superstiti sotto un solaio
Le sei persone trovate vive nell’Hotel Rigopiano erano, stando a quanto si apprende- sotto un solaio. I vigili del fuoco hanno preso contatti con loro e ci stanno parlando.

12.08 – Tra i sopravvissuti una bambina
Tra i sei sopravvissuti nelle macerie dell’hotel Rigopiano c’è una bambina. Lo ha detto il viceministro dell’interno Filippo Bubbico al Gr1.

12.06 – Chieste coperte termiche e liquidi
Coperte termiche e liquidi sono stati chiesti dai soccorritori che stanno lavorando per liberare le sei persone individuate tra le macerie dell’hotel Rigopiano. Si sta cercando, inoltre, di far arrivare il maggior numero di ambulanze nell’area per prestare i primissimi soccorsi ai sopravvissuti.

12.00 – Ospedale di Pescara pronto a ricevere le persone estratte vive
L’ospedale di Pescara è pronto a ricevere le persone estratte vive a Rigopiano. Dall’ospedale confermano l’arrivo. Non conoscono condizioni dei superstiti.

11.51 –  Elicottero in volo verso l’hotel Rigopiano
Due elicotteri, uno della Guardia Costiera con a bordo personale del 118, e uno dei Vigili del Fuoco stanno sorvolando la zona dell’hotel Rigopiano in attesa che da terra diano indicazioni per far scendere i medici e dare soccorso ai sei superstiti. È probabile che i sopravvissuti, dopo la primissima assistenza, siano trasferiti in ospedale con gli stessi elicotteri.

11.42 – I vigili in contatto con i superstiti
I vigili del fuoco sono in contatto con i sei con i quali hanno più volte parlato. Al momento i superstiti sono ancora sotto le macerie. Il primo contatto con i sei è stato poco dopo le 11.

11.39 -Hotel Rigopiano: “Sei persone vive”
Sei persone – secondo quanto apprende l’Ansa- sono state individuate vive dai vigili del fuoco sotto la slavina che ha travolto l’Hotel Rigopiano.

08.06 – Bubbico: “Polemiche? Priorità è un’altra”
Le polemiche sui soccorsi non sono mancate, ma noi prescindiamo da esse. Noi avvertiamo il dovere di garantire il massimo dell’intervento e devo dire che le strutture di soccorso, tutte le forze della repubblica danno il massimo. C’è un fermento, una operatività veramente significativa. Abbiamo, certo, la necessità di capire, individuare carenze o errori, ma ora la priorità è mettere in salvo le persone, soccorrere chi ha bisogno. Così il vice ministro all’interno Filippo Bubbico, ai microfoni del Gr1.

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