Ora una data del referendum costituzionale c’è e quindi può iniziare la campagna elettorale: il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, rompe gli ultimi vincoli diplomatici e lancia una volta per tutte una “nuova” sfida, la più berlusconiana di tutte: il Ponte sullo Stretto. Per quasi due anni aveva usato i “se” e i “ma”: bisogna prima pensare alle infrastrutture in Sicilia, diceva, bisogna prima completare le altre opere basilari in Calabria, aggiungeva. Ora è finito anche quel tempo, il capo del governo e segretario del Pd si presenta alla festa per i 110 anni di Salini-Impregilo, gigante delle costruzioni e capofila del consorzio che dovrebbe realizzare il progetto. Renzi calcola che il Ponte sullo Stretto di Messina “può creare 100mila posti di lavoro e che sarà il completamento naturale della Napoli-Palermo”. “Se siete nella condizione di sbloccare le carte e di sistemare quello che è fermo da 10 anni – ha detto rivolgendosi a Pietro Salini, presidente del gruppo – noi ci siamo” (tratto da SkyTg24 disponibile sui canali 100 e 500 di Sky e sul canale 50 del digitale terrestre)

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