Aveva 19 anni ed era romana la giovane pellegrina stroncata dalla meningite a Vienna, mentre rientrava da Cracovia dove aveva partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventù. È stata la Conferenza episcopale italiana a rendere nota la notizia.

I membri del gruppo di cui faceva parte, informa la Cei, sono stati già sottoposti alla necessaria profilassi, che consiste nell’assunzione di una compressa di Ciprofloxacina da 500 milligrammi.
Poiché la giovane è stata a Casa Italia – quartier generale a Cracovia del Servizio Nazionale per la pastorale giovanile della Cei – l’ospedale di Vienna, a livello cautelativo, invita tutti coloro che abbiano visitato la struttura ad effettuare lo stesso trattamento. Sono stati 100mila i giovani italiani che hanno partecipato alla Gmg, la delegazione più numerosa dopo quella dei polacchi potrebbero essere tanti i ragazzi transitati dalla struttura a loro dedicata, considerato che era il punto di riferimento non solo pastorale ma anche logistico.

Nel caso in cui qualcuno accusasse sintomi quali febbre alta, mal di testa o di gola, problemi di vista o perdita di conoscenza, deve recarsi subito in ospedale, indicando quale potrebbe esserne la causa. “La Chiesa italiana – sottolinea la Cei – si stringe nel cordoglio attorno ai familiari della ragazza rimasta vittima, a conclusione di un’esperienza che è stata all’insegna della fraternità e della condivisione”.

Anche un’altra ragazza dello stesso gruppo della 19enne ha accusato un malore ed è stata accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale di Udine dove è stata sottoposta ai test che hanno escluso un nuovo caso. Anche perché la giovane, così come tutti gli altri occupanti dell’autobus, aveva fatto la profilassi per la meningite dopo la morte della sua coetanea.

Gli italiani sono giunti a Cracovia in massa, da tutte le diocesi del Paese. Molti di loro hanno trascorso a Cracovia l’intera settimana passata, altri sono ancora in Polonia per continuare il pellegrinaggio. Sono arrivati in aereo ma anche con altri mezzi, spesso facendo tappa in altre città prima del raduno con il Papa Francesco. Casa Italia è stata per tutta la settimana scorsa un punto di riferimento, grazie anche all’opera di molti giovani volontari, dove avveniva la distribuzione dei ticket per i pasti, degli zainetti e dove era possibile incontrare i vescovi delle varie diocesi. Molti sono ancora i pellegrini, non solo italiani, nelle città polacche. Oggi pomeriggio si è tenuto un raduno di 200mila giovani del Cammino Neocatecumenale; nei prossimi giorni ci sono altri appuntamenti post-Gmg con i leader dei vari movimenti ecclesiastici.

Sempre oggi un caso di meningite è stato diagnosticato a un bambino di quattro anni residente a Marrubiu (Oristano). Il piccolo è stato ricoverato venerdì scorso all’ospedale “San Martino” di Oristano, per poi essere trasferito al “Brotzu” di Cagliari. Il bimbo sta bene, non è in pericolo di vita e attualmente si trova ricoverato nell’ospedale cagliaritano. Contemporaneamente sono scattate le misure di profilassi per i familiari, il personale sanitario e tutte le persone che sono entrate in stretto contatto con il bambino nell’arco degli ultimi quindici giorni. Il servizio di Igiene Pubblica della Asl 5 di Oristano, insieme ai pediatri, ai medici di medicina generale e alle guardie mediche, ha immediatamente attuato la sorveglianza sanitaria e predisposto tutti i dispositivi di prevenzione e le precauzioni del caso: la situazione è pertanto sotto controllo.

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