Poliziotti scambiati per membri del clan avversario e quindi bersagli contro cui sparare. Succede anche questo nella Napoli della guerra di camorra. Dove due agenti in borghese a bordo di un’auto civetta sono finiti nel mirino di un sicario mentre erano impegnati in un’operazione antiracket. L’estorsore è uscito da un negozio di giocattoli in via Leopardi, quartiere Fuorigrotta, ha notato la Fiat Panda, si è avvicinato e ha scambiato gli agenti per esponenti di un gruppo nemico. E’ salito sul sedile posteriore e ha premuto il grilletto della pistola prima di scappare. La scena è rimasta impressa in un video che adesso è nelle mani della polizia.

Il sovrintendente della Squadra mobile Nicola Barbato è stato colpito al collo e a una spalla e adesso, nonostante l’operazione, si trova in gravi condizioni. E’ questa la prima ricostruzione della polizia che indaga su quello che è avvenuto giovedì sera intorno alle 20 non lontano dalla stazione ferroviaria Cumana, davanti agli occhi di molti passanti. Un 28enne di Napoli è stato fermato venerdì, dopo una caccia all’uomo durata tutta la notte. Ha precedenti per reati contro il patrimonio e stupefacenti. Ora è indagato per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso. La Mobile è ancora sulle tracce dell’uomo che ha sparato. La sua cattura potrebbe essere facilitata dalle immagini rimaste impresse nel video.

In un primo momento si era pensato a una sparatoria tra gli agenti e alcuni banditi. Ma quello che emerge dalle prime indagini consegna un quadro diverso e più inquietante. Chi ha sparato lo ha fatto da dentro l’abitacolo e dunque è entrato all’interno dell’auto civetta per uccidere. Vetri in frantumi all’esterno della vettura e fori di proiettili in uscita: sono questi alcuni dettagli che reggono l’ipotesi investigativa.

I due agenti erano appostati all’esterno del negozio per tenerlo sotto controllo dopo una denuncia presentata dall’associazione antiracket. Nicola Barbato è stato sottoposto a una risonanza magnetica post operatoria in un istituto specialistico napoletano che si trova in corso Vittorio Emanuele. Dopo l’esame diagnostico tornerà nel Loreto Mare, dove è stato operato. Le sue condizioni sono definite “serie”.

Intanto continua la caccia all’uomo, anche attraverso una pagina Facebook gestita da un gruppo di poliziotti, per catturare chi ha premuto il grilletto contro Barbato. Sulla pagina viene pubblicato il nome del presunto responsabile e la sua foto.

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