Un doppio blitz delle forze speciali francesi a Dammartin-en-Goele (nord di Parigi) e a Porte de Vincennes (sud della capitale). L’incubo durato tre giorni a Parigi si risolve in poco meno di dieci minuti con due interventi quasi contemporanei degli agenti. Una serie di spari e alcune esplosioni: i tre terroristi sequestratori perdono la vita dopo uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine. I fratelli Chérif e Said Kouachi, autori della strage nel giornale satirico Charlie Hebdo, sono morti intorno alle 17 dopo aver tentato di sparare con i loro kalashnikov fuori dalla fabbrica dove sono stati asserragliati per ore. In contemporanea, nel centro di Parigi, gli agenti hanno fatto irruzione nel supermercato ebraico dove l’attentatore Amedy Coulibaly teneva in ostaggio almeno 19 persone. Poche ore prima, l’uomo si era presentato come l’assassino della poliziotta di Montrouge e aveva chiesto che fossero liberati i fratelli: “Siamo coordinati”, ha dichiarato. Ancora nessuna traccia della sua complice Hayat Boumeddiene: secondo alcuni sarebbe riuscita a fuggire, mentre per altri non sarebbe stata presente. Quattro agenti sono rimasti feriti, quattro ostaggi hanno perso la vita (già prima dell’assalto) e altri quattro sono invece gravissimi. In 15 sono riusciti a fuggire. Un dipendente della stamperia di Dammartin si era invece nascosto dentro uno scatolone e gli attentatori non sapevano che fosse nella fabbrica: è stato lui a dare l’allarme alla polizia con un messaggio”. 
Exclusif France 2 : les images du face-à-face… di francetvinfo

“Io e i fratelli Kouachi siamo coordinati”, ha detto intorno alle 15 Coulibaly al telefono con BFM Tv. “Loro sono partiti con Charlie Hebdo e io con i poliziotti. Io sono dell’Isis”. In mattinata la televisione aveva anche parlato con Chérif Kouachi: “Io sono finanziato da al-Qaeda dello Yemen”. L’intervento della polizia è iniziato intorno alle ore 17: prima a Dammartin e poi a Parigi. Nel nord della Francia le forze dell’ordine hanno lanciato fumogeni per far credere ai terroristi che stesse iniziando il blitz. A quel punto i due sono usciti dalla fabbrica e hanno iniziato a sparare con i kalashnikov. Sono stati uccisi nel giro di pochi istanti. Qualche minuto più tardi gli agenti sono entrati nel supermercato a sud di Parigi, dove all’interno c’erano già almeno tre morti. Coulibaly aveva riagganciato male il telefono e per tutto il tempo dell’assedio la polizia ha sentito indistintamente quello che succedeva all’interno: ad un certo punto l’attentatore si è messo a pregare e la polizia ha approfittato della distrazione per fare irruzione.

La giornata dell’assedio finale ai terroristi è comincia alle 8.40 di venerdì 9 dicembre. I due fratelli Kouachi in fuga da ore, hanno rubato un’auto a Montagny-Sainte-Félicité, nel dipartimento dell’Oise in Piccardia. Armati di pistole automatiche hanno incrociato un passante: “Se qualcuno di farà domande, tu dì che siamo esponenti di al-Qaeda dello Yemen”. Poi hanno rubato una macchina ad un automobilista ed è iniziato l’inseguimento delle forze dell’ordine sull’autostrada nationale 2 e c’è stato uno scontro a fuoco. Poco dopo si sono rifugiati nella fabbrica. Il proprietario della tipografia è stato invece liberato dai due terroristi dopo che era stato ferito lievemente al collo. Il proprietario gli ha messo un cerotto ed ha curato la ferita di Siad, poi è stato rilasciato. Uscendo, il proprietario della tipografia ha comunicato alla polizia che all’interno era rimasto, al secondo piano, uno dei suoi impiegati.

Mentre l’attenzione della Francia era sulla fabbrica di Dammartin, intorno alle 13 Coulibaly ha aperto il fuoco nella zona di Porte de Vincennes. L’attentatore armato di due mitragliette, ha preso in ostaggio almeno 6 persone (tra cui un bebè), in un negozio di alimentari kosher, l’Hypercasher, frequentato da ebrei. 

Secondo iTélé, i servizi segreti algerini avevano avvertito la Francia il 6 gennaio dell’imminenza di un attacco terroristico. La rivendicazione di al-Qaeda è arrivata in serata con un video su Youtube di uno dei suoi responsabili Harith bin Ghazi al-Nadhari. La Francia “smetta di attaccare l’Islam, i suoi simboli e i musulmani o ci saranno nuove operazioni” terroristiche”, dice nel videomessaggio. “Alcuni dei figli di Francia – afferma il responsabile dell’Aqap – sono stati irrispettosi con i profeti di Allah, e quindi un gruppo tra i soldati di Allah ha marciato contro di loro, a cui hanno insegnato il rispetto e i limiti della libertà di espressione. I soldati che amano Allah e i suoi messaggeri sono arrivati a voi, e loro non hanno paura della morte ma adorano il martirio per la causa di Allah”. Il presidente francese François Hollande parlando alla nazione aveva invece attaccato l’antisemitismo e messo in guardia da nuove minacce: “Le minacce non sono finite. Vigileremo ancora”.  

CRONACA ORA PER ORA

Ore 23 – Procura: “Moglie di Chérif Kouachi era amica della moglie di Coulibaly”
Quattro ostaggi sono morti, verosimilmente durante l’attacco terroristico del supermercato Kosher della porte di Vincennes, a Parigi e non durante l’intervento della polizia. A confermarlo è stato il procuratore della Repubblica François Molins, ricostruendo la dinamica dei due interventi di polizia odierni in una conferenza stampa. La compagna di Amely Coulibaly, il terrorista ucciso dalla polizia a Parigi, è attualmente ricercata, ha precisato Molins. La donna era amica della moglie di Chérif Kouachi: tra loro più di 500 chiamate. Le indagini continuano tenendo conto dei legami tra i tre terroristi.

Ore 22.30 – Allarme Fbi in Usa
L’Fbi ha allertato le forze dell’ordine americane dopo l’attacco al giornale satirico francese Charlie Hebdo nel quale sono morte 12 persone. Lo riferiscono i media Usa

Ore 22.35 – Attacchi rivendicati da al-Qaeda
La Francia “smetta di attaccare l’Islam, i suoi simboli e i musulmani o ci saranno nuove operazioni” terroristiche. E’ la minaccia dell’Aqap in un video di rivendicazione di uno dei suoi responsabili Harith bin Ghazi al-Nadhari, in un video postato su Youtube. Lo riferisce il Site. Il video, di 5 minuti e 37 secondi, è stato pubblicato poco dopo la morte dei tre terroristi in Francia ed è intitolato “The Faces succeeded“. “Alcuni dei figli di Francia – afferma il responsabile dell’Aqap – sono stati irrispettosi con i profeti di Allah, e quindi un gruppo tra i soldati di Allah ha marciato contro di loro, a cui hanno insegnato il rispetto e i limiti della libertà di espressione. I soldati che amano Allah e i suoi messaggeri sono arrivati a voi, e loro non hanno paura della morte ma adorano il martirio per la causa di Allah”.

Ore 22 – Coulibaly aveva dell’esplosivo con sé e ha chiesto altri attacchi Amedy Coulibaly ha chiamato delle persone a lui vicine per chiedere loro di attaccare degli obbiettivi. Lo scrive le Figaro. Coulibaly li ha chiamati prima di essere ucciso nell’assalto delle forze dell’ordine, secondo quanto ha appreso il giornale da una fonte della sicurezza. La stessa fonte ha aggiunto che Coulibaly aveva con sé degli esplosivi. La sua compagna, Hayat Boumeddiene, è ancora ricercata. Ore 20.40 – Le Figaro: “Gli agenti sapevano cosa succedeva dentro il supermercato grazie ad un telefono” Secondo quanto riporta Le Figaro, le forze dell’ordine hanno sentito per tutto il pomeriggio quello che succedeva dentro il supermercato a Porte de Vincennes. “Coulibaly non ha riattaccato bene la cornetta dopo una chiamata e gli agenti hanno sentito indistintamente ciò che è avvenuto nel locale. Ad un certo punto si è messo a pregare e a quel punto hanno deciso di lanciare l’assalto”. Ore 20.35 – Sarkozy: “Dichiarata guerra al nostro Paese” “E’ stata dichiarata guerra alla Francia, alle sue istituzioni, alla Repubblica, da barbari che negano l’idea stessa di civiltà e i valori universali dell’umanesimo. Questa situazione tragica richiama ciascuno di noi al rispetto dell’unità nazionale che dobbiamo alle vittime”. A dichiararlo, in un comunicato, è stato il presidente dell’Ump, Nicolas Sarkozy. Ore 20.11 – Obama: “Applaudiamo i francesi per la loro reazione encomiabile” “Il mondo ha visto ciò che vuol dire il terrorismo. Il terrorismo vuol dire odio e sangue, noi vogliamo speranza e libertà, ciò che la città di Parigi ha rappresentato in questi giorni”. Queste le parole dedicate questa sera dal presidente americano Barack Obama alla Francia e all’assedio terroristico cui hanno dovuto far fronte le forze dell’ordine francesi. “La minaccia immediata è stata superata ma il governo francese continua ad affrontare minacce”, ha sottolineato Obama, parlando di “una situazione fluida”. Hollande, ha proseguito “ha detto che è necessario mantenere alta la vigilanza, l’allerta”. Il leader della Casa Bianca ha aggiunto poi che “è importante che i francesi sappiano che gli americani sono al loro fianco”. “Siamo con loro perché abbiamo valori che condividiamo”. Obama ha concluso con “un plauso alla Francia, ai francesi che hanno reagito in modo encomiabile”. Ore 19.55 – Hollande: “Continuiamo a vigilare: ci sono ancora minacce” Il presidente francese François Hollande parla alla nazione: “Dobbiamo essere molto vigili: ci sono ancora minacce. Siamo fieri delle forze dell’ordine”. L’attacco al supermercato kosher di Parigi è stato “un atto antisemita terrificante”, ha detto il capo dello Stato e ha aggiunto che “gli attentatori non hanno nulla a che vedere con l’islam”. Ore 19.45 – Hollande chiama Netanyahu: “Quattro ostaggi morti, quindici liberati” Il presidente francese Francois Hollande ha telefonato al premier israeliano Benjamin Netanyahu per comunicargli che quattro ostaggi nel negozio ebraico di Parigi sono rimasti uccisi, mentre altri 15 sono stati liberati nel corso del blitz della polizia. Lo riferisce Haaretz. Netanyahu ha espresso cordoglio per le vittime e offerto alla Francia l’aiuto di Israele per fronteggiare la minaccia del terrorismo. Il premier ha anche chiesto al presidente francese di rafforzare la sicurezza nelle sedi delle istituzioni ebraiche in Francia. Ore 19.35 -Kouachi al telefono con Bfm Tv: “Siamo in missione per al Qaida” Cherif Kouachi, uno dei fratelli sequestratori, raggiunto al cellulare questa mattina da BFM TV, ha affermato di essere in missione per “al Qaida dello Yemen”. Amedy Coulibaly, il sequestratore di Vincennes, invece ha contattato la stessa redazione attorno alle 15, affermando di essere “sincronizzato” con fratelli Kouachi: “A loro Charlie Hebdo, a me i poliziotti”, ha detto. Ore 19.25 – Il ministro dell’Interno: “Grazie alle forze dell’ordine” “Grazie dal profondo del cuore alle forze dell’ordine che sono intervenute con controllo, competenza e sangue freddo. Hanno fatto onore alla loro grandezza che ha permesso l’efficacia nell’intervento”. Così il ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve, ai microfoni delle tv francesi, recandosi a Porte de Vincennes dopo il blitz delle forze dell’ordine nel negozio kosher dove almeno uno dei terroristi era asserragliato con degli ostaggi. “Bisogna essere sempre estremamente vigili, attenti. Io resto concentrato sul mio compito che è la protezione dei francesi e del territorio francese”, aggiunge Cazeneuve. Ore 18.30 – Montepellier: “Un uomo tiene in ostaggio due persone in una gioielleria” Due criminali nel sud della Francia tengono in ostaggio una persona in una gioielleria. Nessuna correlazione con gli episodi di Parigi. Sparatoria invece a Nimes: un automobilista è andato addosso ad un poliziotto che gli ha sparato. Ore 17.22 – France presse: “I fratelli Kouachi sono stati uccisi”. Ostaggi in fuga a Saint Vincennes I due killer sono usciti dalla fabbrica sparando con i kalashnikov e sono stati uccisi dalle forze speciali. E’ indenne l’ostaggio liberato. Il 27enne titolare dell’azienda, che era stato preso in ostaggio questa mattina, si era chiuso in una stanza dell’impresa ed è stato trasportato fuori dall’area a bordo di un elicottero.Gran parte degli ostaggi sono stati liberati nel blitz al supermercato kosher di Parigi. Ore 17.14 – Quattro forti esplosioni a Parigi a Porte de Vincennes Assalto contemporaneo a quello di Dammartin-en-Goele nel supermercato dove Amedi Coulibaly tiene in ostaggio alcune persone. L’operazione è in corso, gli uomini dei reparti speciali gridano “a terra, a terra!”. Ore 17.01 – Blitz nella fabbrica dove si trovano i fratelli Kouachi Fumo, raffiche ed esplosioni dalle immagini tv.

Ore 16.58 – Colpi di arma da fuoco nella zona della fabbrica Dammartin-en-Goele Ore 16.49 – Hezbollah: “Terrorismo offende l’Islam più delle vignette” “I terroristi offendono l’Islam “più dei nemici dell’Islam, che hanno insultato il Profeta (Maometto) con i film o con vignette”. Lo ha detto oggi il capo del movimento sciita libanese, Hassan Nasrallah, citato dai media di Beirut. Questi “takfiri” (fanatici sunniti) si sono diffusi “in Iraq, nello Yemen, in Afghanistan, e ora nei Paesi che li hanno esportati verso di noi”, ha peraltro aggiunto Nasrallah accusando l’Occidente di avere sostenuto gruppi “terroristi” per combattere Assad, come denunciato anche da Damasco.

Ore 16.30 – Le Parisien: “Il Killer di Saint Vincennes nel 2009 ha incontrato Nicolas Sarkozy” In un’intervista a Le Parisien del 2009, il presunto attentatore Amedi Coulibaly raccontava del suo incontro con l’ex presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy. A quel tempo il ragazzo lavorava a progetto per Coca Cola e disse: “Se il presidente potesse aiutarmi a trovare lavoro”. Ore 16.23 – Sequestro ostaggi, almeno 6 persone a Saint Vincennes: “C’è bebè di 6 mesi” C’è anche un bebè di sei mesi, oltre ad almeno 5 adulti, fra gli ostaggi tenuti in un negozio di alimentari kosher a Parigi. Lo ha appreso la televisione israeliana Canale 2. “E’ una catastrofe! Mia nipote Sarah è in quell’emporio con il suo bebè Noah di sei mesi” ha detto una loro congiunta, Kali Peretz, parlando di almeno 6 ostaggi.

Ore 16.10 – Netanyahu ordina al Mossad assistenza alla polizia francese Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato ai funzionari della sicurezza e ai diplomatici israeliani presenti in Francia di fornire tutta l’assistenza necessaria alla polizia locale impegnata negli assedi in corso. Lo riferisce Haaretz. Netanyahu ha anche ordinato un rafforzamento delle direttive sulla sicurezza a tutte le ambasciate e istituzioni israeliane all’estero. Ore 15.59 – Immagini di un uomo fermato a Porte de Vincennes L’emittente francese Europe 1 ha diffuso le riprese, girate da un passante, dell’arresto di un uomo a Porte de Vincennes, a Parigi. La radio ha precisato di non sapere se la persona arrestata sia un sequestratore, un passante o un impiegato del negozio kosher attaccato. Ore 15.56 – I servizi algerini avevano avvertito la Francia di un attacco terroristico I servizi segreti algerini avevano avvertito la Francia il 6 gennaio dell’imminenza di un attacco terroristico. Lo dice la tv iTelé Ore 15.35 – Sequestratore di Vincennes: “Lasciate andare i Kouachi” “Le due vicende sono chiaramente legate”, ha detto una fonte di polizia a Le Figaro. “L’attentatore a Porte de Vincennes ha minacciato di uccidere tutti gli ostaggi se non verranno liberati i fratelli Kouachi”. Ore 15.26 – Ministero dell’Interno smentisce i due morti Il ministero dell’Interno francese ha smentito la notizia di due morti nella sparatoria in un negozio kosher di Parigi. Lo riferisce France24. L’emittente, citando fonti di polizia, parla di “un ferito in gravi condizioni”. 

Ore 15.25 – Falsa allerta al Trocadero. Riprende la circolazione Ore 15.17 – Le Figaro: “Evacuata la zona del Trocadero” Secondo il quotidiano francese Le Figaro, sarebbe in corso l’evacuazione della pizza del Trocadero di fronte alla Torre Eiffel. “I turisti sono stati evacuati dalla zona”, riporta un testimone.

Ore 15.14 – Prefetto chiude i negozi del rione ebraico La Prefettura di Parigi, in presenza della grave situazione a Parigi, ha ordinato per precauzione la chiusura di tutti i negozi della rue des Rosiers, il cuore dell’antico quartiere ebraico di Parigi, il Marais. Ore 15.10 – Killer Montrouge e uno dei Kouachi discepoli dello stesso Jihadista Amedy Coulibaly, il 33enne ricercato per la sparatoria di Montrouge, era già noto ai servizi dell’antiterrorismo francese. Sia lui che Cherif Kouachi, uno dei due autori della strage a Charlie Hebdo, erano fra i principali discepoli dello jihadista Djamel Beghal, condannato per terrorismo, che faceva proseliti per gli estremisti takfir, una setta all’interno della comunità salafita, si legge su Le Monde. Grazie ad intercettazioni telefoniche, i servizi avevano appreso che i due uomini si recavano regolarmente a trovare Beghal, a cui era stato imposto il soggiorno obbligato a Murat, nella regione centro-meridionale di Cantal. Noto anche come Abu Hamza, Beghal ha scontato una condanna a dieci anni per un complotto, poi sventato, che mirava a compiere un attentato contro l’ambasciata americana a Parigi nel 2001. Hayat Boumeddiene, la donna ricercata per Montrouge, è stata la compagna di Coulibaly, scrive ancora le Monde. I due si sono anche recati assieme a trovare Beghal. Ore 14.53 – Parigi, autore sparatorie era appena uscito di prigione Amedy Coulibaly, il sequestratore del supermercato kosher di Parigi, è uscito di prigione da due mesi. Era stato arrestato e condannato nel 2010, per aver fatto parte di un gruppo che aveva elaborato un piano per tentare di far evadere Smait Ali Belkacem, l’autore dell’attentato del 1995 alla stazione RER di Saint-Michel a Parigi. Nella stessa inchiesta, riferiscono i media francesi, era stato interrogato anche Cherif Kouachi, che era però stato scagionato. Ore 14.40 – Ministro dell’Interno sul luogo della sparatoria Il ministro dell’Interno francese Bernard Cazeneuve è arrivato nel luogo della sparatoria avvenuta in un negozio kosher a Porte de Vincennes, a Parigi. Lo ha fatto, riporta il sito di Le Figaro, su richiesta de presidente François Hollande. Il presidente è stato aggiornato sulla situazione da Cazeneuve e dal premier Manuel Valls.

Ore 14.39 – Due ricercati per la sparatoria di Montrouge
La polizia francese ha reso nota l’identità dei due ricercati per la sparatoria di ieri a Montrouge in cui è rimasta uccisa una poliziotta. Si tratta di Hayat Boumeddiene, una donna di 26 anni, e Amedy Coulibaly, un uomo di 32 anni, che sarebbe l’aggressore che ha aperto il fuoco contro l’agente. E che ora starebbe tenendo in ostaggio 5 persone nell’alimentari ebraico di Parigi.

Ricercati 675

Ore 14.23 – Evacuata scuola a Dammartin-en-Goele
La scuola elementare Henry Dunant situata a poche centinaia di metri dalla tipografia dove sono barricati i fratelli Kouachi, è stata la prima ad essere evacuata dalle forse di sicurezza. I piccoli stamani, quando si erano uditi gli spari, erano stati fatti stendere a terra dalle maestre per metterli in sicurezza. “Uno ad uno – assicurano le autorità – saranno fatti evacuare tutti gli altri istituti scolastici”.

Ore 13.20 – Da scuola barricata studenti gridano: “Charlie”
“Charlie, Charlie!” E’ l’urlo che si sente provenire dagli studenti di una scuola di Dammartin-en-Goele. Le serrande delle finestre sono quasi tutte abbassate ma qualche alunno riesce ad affacciarsi e a salutare le decine di giornalisti sul posto. Le autorità locali hanno dato l’ordine ai ragazzi di stare lontani dalle finestre ed è prevista nelle prossime ore l’evacuazione in sicurezza con degli autobus di circa 1000 alunni di 4 scuole.

Ore 12.39 – “Forse cinque ostaggi”
Resta incerto il numero degli ostaggi. Secondo Bernard Corneille, sindaco di Othis, un Comune limitrofo, potrebbero essere 5: almeno in base al numero delle persone che vi lavorano, compreso il titolare. “Ho provato a contattarlo stamattina senza mai avere risposta”, ha detto. Il suo portavoce ha aggiunto di aver provato telefonare pure ad altri dipendenti senza successo. Anche a Othis sono state chiuse le scuole.

Ore 12.38 – Vicesindaco: “Priorità è sgomberare le scuole”
“La nostra priorità in questo momento è evacuare le scuole”, così il vice sindaco di Dammartin-en-Goele. Le scuole nel paese sono 4 per circa un migliaio di alunni e saranno evacuate a piccoli gruppi a bordo di autobus. Gli studenti saranno fatti convergere in una palestra dove i genitori saranno poi invitati a venirli a prendere.

Ore 11.52 – Killer Montrouge e fuggitivi si conoscevano
L’autore della sparatoria di ieri a Montrouge, periferia sud di Parigi, conosceva i fratelli Kouachi. Lo rivela la tv France 2, citando fonti dell’intelligence transalpina. Secondo il sito di 20 Minutes, gli uomini erano “in contatto”.

Ore 11.29 – Hollande: “Francia sotto shock”
“Che siano agenti della polizia nazionale o una agente della polizia municipale, la Francia è sotto shock dal momento che gli autori di queste azioni non sono stati arrestati”. Così il presidente francese, François Hollande, arrivato al ministero dell’Interno a piedi circondato dai suoi collaboratori. Qui è stato accolto dal premier Manuel Valls e dovrà fare il punto sulle operazioni.

Ore 11.24 – Deputato: “Dicono di voler morire da martiri”
I due fratelli Kouachi “hanno dichiarato di voler morire da martiri”. Lo ha riferito a i-Tele il deputato di Dammartin-en-Goele, Yves Albarello, del partito di opposizione Ump.

Ore 11.23 – Said Kouachi incontrò imam di Al Qaeda
Said Kouachi si recò nel 2011 in Yemen per motivi di studio e incontrò Anwar al Awlaki, il noto imam vicino ad al-Qaeda. Lo ha riferito a Reuters una fonte dell’intelligence yemenita.

Ore 10.59 – Charlie Hebdo, i 4 feriti sopravviveranno
Non sono più in pericolo di vita i quattro feriti più gravi dell’attacco terroristico a Charlie Hebdo. “I quattro feriti sono ancora in situazione di urgenza, ma la loro vita non è più in pericolo”, ha detto oggi il ministro francese degli Interni Bernard Cazeneuve, secondo quanto riferisce il sito di Le Figaro. Gli altri sette feriti, ha aggiunto il ministro, sono stati dimessi dall’ospedale.

Ore 10.50 – Le Figaro: “Identificato killer della poliziotta di Parigi”
L’autore della sparatoria di ieri a Montrouge, periferia sud di Parigi, in cui è morta una giovane vigilessa, è stata identificato dalle forze di polizia. Due suoi familiari sono stati fermati. Lo riferisce il sito di Le Figaro.

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