A cinque anni dal terribile terremoto che sconvolse L’Aquila, 6000 ragazzi sono ancora costretti ad andare a scuola in 36 prefabbricati Musp, moduli a uso scolastico provvisorioDal 2009 ad oggi, la precarietà è diventata quotidianità. Solo nell’ultimo anno la manutenzione straordinaria dei 26 Musp del capoluogo è costata 444 mila euro.

Ad accendere i riflettori su questa situazione, venerdì 21, saranno il maestro e blogger de “Il Fatto Quotidiano” Alex Corlazzoli e il cantautore Luca Bassanese che porteranno in scena, proprio in queste aule container, lo spettacolo – concerto “La scuola siamo noi”, prodotto da Buenaonda con la regia di Stefano Florio.

L’idea di realizzare lo spettacolo (appuntamento in mattinata per gli studenti e alle 18 per la cittadinanza) alla scuola primaria “Gianni Rodari”, nella frazione Sassa, è dell’associazione Actionaid e del quotidiano online Newstown che già nello scorso mese di dicembre, avevano organizzato insieme, un incontro al Ridotto del Teatro Comunale sul tema: “L’Aquila del futuro. Quale prospettiva per le scuole della città?”. La scuola siamo noi”, già andato in scena anche a Mirandola in Emilia Romagna, sarà accolto in due Musp che hanno sostituito quattro scuole accogliendo più di quattrocento bambini.

“La scuola italiana come L’Aquila sono state distrutte. Ma noi – spiegano Corlazzoli e Bassanese – ripartiamo proprio da qui per lanciare una campagna di sensibilizzazione grazie al teatro: la scuola deve tornare a essere un bene comune e in questa città, i ragazzi hanno diritto a fare lezione e a crescere in aule adeguate come tutti gli altri bambini italiani”.

Un maestro di scuola elementare e un cantautore insieme: la collaborazione nata tra i due è frutto della volontà di non dimenticare l’articolo 34 della Costituzione. Lo spettacolo, che sarà un mix teatrale di parole e musiche, racconta com’è ridotta la scuola italiana oggi, ma è anche un divertente viaggio tra i banchi alla scoperta di ciò che i bambini pensano della politica italiana, cosa ricordano del secolo trascorso, quali sogni hanno per il futuro del Paese e come vivono questa crisi economica.

Un modo per essere vicini a chi ogni giorno combatte per andare oltre la precarietà a L’Aquila: proprio a Sassa, è nato il comitato “Oltre il Musp” formato da genitori, insegnanti e cittadini che nel 2012 hanno presentato alle istituzioni un progetto per la costruzione della nuova scuola, individuando anche i siti dove realizzare la struttura. Da allora, nonostante gli impegni presi dalle istituzioni, nulla è stato fatto. Intanto, come dichiarato dall’assessore del Comune dell’Aquila, Alfredo Moroni, a Newstowon “entro la fine del 2014 dovrebbero partire lavori per un totale di quasi 19 milioni di euro”. Non basteranno a dare nuove aule a tutti i ragazzi che fanno lezione nei container.

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