Port-Au-Prince dopo il terremoto del 2010

Aveva aiutato due onlus impegnate a raccogliere fondi per i bambini di Haiti solo per truffarle: la Guardia di Finanza di Milano ha arrestato questa mattina Bernardino Pasta, responsabile di una società di investimento, con l’accusa di aver truffato due associazioni che avevano raccolto una somma pari a 9 milioni di euro destinata ai terremotati haitiani. Due anni fa, un terremoto di 7,3 gradi sulla scala Ricther, colpì Port-Au-Prince. Oltre all’arresto di Pasta, che in passato aveva aiutato finanziariamente Lele Mora, sono in corso perquisizioni locali nelle città di Milano, Roma e Napoli, nei confronti di cinque persone (per i reati di associazione a delinquere, truffa e falso) e l’esecuzione di un sequestro preventivo di un immobile e di un box auto dal valore di circa 600 mila euro, acquistati con parte dei proventi della truffa e successivamente intestati ad una società offshore riconducibile agli indagati.

L’indagine, coordinata dal pm Eugenio Fusco e dal procuratore aggiunto Francesco Greco, era nata dalla denuncia di una delle onlus, che si era rivolta alla società di investimenti di Pasta per comprare titoli obbligazionari emessi da un istituto bancario inglese per oltre cinque milioni di euro. Titoli che poi, si sono rivelati fittizi. Attraverso lo stesso meccanismo di frode, i cinque indagati avrebbero complessivamente ricevuto dai diversi investitori oltre nove milioni di euro. Il denaro proveniva in gran parte dalle raccolte fondi per le emergenze umanitarie e da donazioni occasionali ed era già stato destinato,ma non ancora materialmente erogato, in progetti pluriennali a favore di bambini e giovani in condizioni di povertà e disagio, avviati in diversi paesi europei, africani, asiatici e latino-americani.

Articolo Precedente

Lucio Magri, il messaggio è nel gesto

next
Articolo Successivo

I casalesi progettavano attentato
contro i pm antimafia e un colonnello

next