Il caso Almasri in Parlamento, la diretta | Nordio: “Torture? Sì, ma nel mandato dell’Aja alcune date sbagliate”. Meloni non si presenta, Schlein e Conte: “Scappa”. Renzi: “Altro che Lady di ferro, è l’omino di burro”
In Aula il caso della liberazione del libico accusato di torture. Banchi del governo pieni tranne uno: quello della premier. Il ministro della Giustizia e l'ossessione per "l'atto arrivato in inglese" (video). La segretaria del Pd: “La premier si nasconde dietro ai ministri, è la presidente del coniglio” (video). Il leader M5s: "Siamo il Paese dei balocchi dei criminali" (video). Il leader di Italia: "Lo avete rimandato in Libia col volo di Stato e il tricolore". Poi il botta e risposta con Gasparri sui "soldi sauditi"
Aggiornato: 18:22
I fatti più importanti
- Anche Gasparri attacca Lo Voi: "Ha messo in pericolo la sicurezza nazionale"
- Meloni assente in Parlamento, ha presieduto un vertice sulle Olimpiadi Milano-Cortina
- Balboni (Fdi) all'attacco di Boccia (Pd): "Forse non poteva non sapere del tesoriere arrestato". Bagarre in Aula
- Fdi contro il procuratore Lo Voi: "Doveva astenersi, è in conflitto d'interessi"
- Maiorino (M5s): "L'immunità farebbe comodo a Santanchè"
- Le opposizioni alla Camera: "Informativa non esaustiva, venga Meloni"
- Renzi: "Meloni vile: non è lady di ferro ma uomo di burro"
- Renzi: "Nordio è stato imbarazzante"
- Unterberger (Svp) a Nordio: "2011 o 2015? Interessa se uno che ha violentato bambini è impunito per colpa dell'Italia"
- Tarfusser, ex giudice alla Corte dell'Aja: "Il pasticcio è di Nordio, dovrebbe scusarsi"
- Nordio: "Torture in Libia? Sì, ma la legge è legge: se la ignoriamo, legittimiamo tutto"
- Nordio si aggrappa a due date sbagliate per giustificare la liberazione di Almasri. Le opposizioni contro Meloni: "Scappa dal Parlamento"
- Fratoianni (Verdi-Sinistra) mostra in Aula la foto di una torturata
- Conte: "Siamo un porto franco per i criminali"
- Conte a Nordio: "È stato giudice assolutore di Almasri, scandaloso"
- Cartelli Pd in Aula, "Meloni dove sei?"
- Schlein: "Attacco alla magistratura è fumo negli occhi"
- Schlein: "Meloni presidente del coniglio, non del Consiglio"
- Schlein a Nordio: "Parla da avvocato di un torturatore"
- Schlein: "Giornata triste, in Aula doveva esserci Meloni"
- Donzelli: "Sono contento per la sicurezza degli italiani dopo la scarcerazione di Almasri"
- Piantedosi: "Almasri espulso perché era pericoloso"
- Nordio: "Sciatteria da alcuni magistrati, non hanno letto le carte"
- Contestazioni dalle opposizioni all'intervento di Nordio
- Nordio: "Dalla Corte penale un pasticcio frettoloso, chiederò chiarimenti"
- Nordio: "La Corte penale ha ribaltato il suo stesso mandato d'arresto"
- Nordio: "Dalla Corte penale errori logici, non potevo trasmettere la richiesta"
- Quasi tutti i ministri ai banchi del governo
- Nordio: "Non faccio il passacarte, l'atto della Corte penale era nullo"
- Nordio: "Nell'avviso inutile sottolineatura che fossi indagato"
- Nordio: "Arresto effettuato senza comunicazione della Cpi"
- Nordio: "Dall'Interpol comunicazione di poche righe"
- Alla Camera parlano Conte, Schlein e Fratoianni
- Caso Almasri, il governo riferisce: in Parlamento Nordio e Piantedosi
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In Evidenza16:02
Nordio si aggrappa a due date sbagliate per giustificare la liberazione di Almasri. Le opposizioni contro Meloni: “Scappa dal Parlamento”
Il mandato di arresto della Corte penale internazionale era “viziato” da “incongruenze” e quindi non si poteva dargli seguito, perché “il ministro della Giustizia non è un passacarte”. E’ la tesi con la quale il ministro della Giustizia Carlo Nordio si è presentato alle Camere per giustificare la liberazione e il rimpatrio – con volo di Stato – la liberazione di Najeem Osama Almasri, il generale libico fermato a Torino su ordine della Corte dell’Aja e poi scarcerato e rimpatriato a causa dell’inerzia del governo, che non ha mai chiesto alla Corte d’Appello di Roma la convalida dell’arresto e la custodia cautelare in carcere. In sostanza la richiesta della Cpi, dice il Guardasigilli nella sua informativa in Parlamento, non poteva essere tramessa ai magistrati a causa di “una incertezza sulla data” dei presunti crimini commessi da Almasri, accusato di torture e stupri (anche su minori) nel carcere di Mitiga a Tripoli: “Da un lato”, sostiene, l’atto prospetta un loro inizio “nel febbraio 2011”, in contemporanea alla rivoluzione libica, “dall’altro nel febbraio 2015”. E tanto bastava, secondo lui, a “impedire qualsiasi approccio” alla Corte d’Appello, che quindi è stata costretta a liberare il presunto torturatore.
Per spiegare il mancato intervento, Nordio torna a citare il fatto che la richiesta della Corte dell’Aja fosse “arrivata in lingua inglese, senza traduzione, e con svariati allegati in lingua araba” (video). E se la prende con “certa parte della magistratura” che “in modo sciatto, senza aver letto le carte, si è permessa di sindacare l’operato del ministero”. Dopo di lui tocca al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che si limita a spiegare come l’espulsione di Almasri con volo di Stato sia stata dovuta a “esigenze di salvaguardia della sicurezza dello Stato”, visto il “profilo di pericolosità” del libico.
Due versioni apparentemente parallele e non integrabili: da una parte il “garantismo” del ministro della Giustizia perché non si poteva fermare un imputato per effetto del “pasticcio” (così l’ha chiamato) della Corte penale dell’Aja; dall’altra la celerità con cui il Viminale ha deciso l’espulsione e il rimpatrio di Almasri in Libia visto che era un soggetto troppo pericoloso da tenere in Italia (qui l’approfondimento).
Anche per questo tutti i gruppi di opposizione hanno attaccato i due ministri e in particolare Nordio. “Lei non ha parlato da ministro ma da avvocato difensore di un torturatore – ha detto in Aula la segretaria Pd Elly Schlein – Oggi vi nascondete dietro i cavilli e il giuridichese, ma qua non si tratta di un difesa formale, ma di una scelta politica. Allora assumetevi una responsabilità. La verità è che vi vergognate di quello che fate e per questo mentite. Qua doveva esserci Giorgia Meloni, invece vi siete limitati ad attaccare i magistrati”. Poco dopo il leader del M5s Giuseppe Conte aggiunge: “Siamo diventati il porto franco e il paese balocchi dei criminali. Nordio è stato scandaloso”. Su Almasri “lei non ha parlato da avvocato difensore di Almasri” ma da “giudice assolutore! Lei si dovrebbe vergognare“. I deputati di Verdi-Sinistra hanno esposto le foto delle torture avvenute nel carcere gestito da Almasri. “Questa bambina quando è stata torturata da Almasri? – ha chiesto a Montecitorio Nicola Fratoianni – Questo è il punto della questione. Ministro Nordio, lei che ha studiato con attenzione, quando è stata torturata da Almasri? Visto che si è assunto la responsabilità di non fare il suo dovere”. Dose rincarata al Senato dall’ex premier Matteo Renzi: “Lei Nordio è stato imbarazzante, è venuto in Aula a fare la difesa di Almasri. Lo dico con Manzoni: che vuole che me ne faccia del suo latinorum? Almasri ha torturato, ucciso, violentato bambini e voi lo avete rimandato in Libia col volo di Stato e il tricolore“. E Carlo Calenda: “Abbiamo fatto fare a questo bandito un carosello in Libia“. “Ma mollatelo almeno nel deserto e non davanti ai suoi sostenitori” ha aggiunto.
Ma la convitata di pietra più che Almasri è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Simbolica l’immagine dei banchi di governo strapieni di ministri e sottosegretari (a dimostrare la compattezza della maggioranza) a parte uno solo: quello della premier che mentre veniva citata e chiamata in causa a più riprese e anche in modo pesante con accuse di “viltà istituzionale” (per dirla con Conte) stava presiedendo una riunione sullo stato dei lavori per le Olimpiadi invernali. “Si nasconde dietro ai suoi ministri – la accusa Schlein – un atteggiamento da presidente del coniglio, non del Consiglio”. Scappa, aggiunge ancora Fratoianni da “un’onta di infamia sulla storia del paese. Io la capisco, ha tanto investito sul racconto di donna madre e cristiana, era impossibile venire qua a schiena dritta, con la testa non nascosta nel cappotto come a volte ha fatto, a giudicare la scelta del governo di liberare un torturatore, uno stupratore di bambini e bambine”. “Pensavate di aver trovato la lady di ferro, ma avete trovato l’uomo di burro, forte coi deboli e debole coi forti” aggiunge Renzi.
E la maggioranza? La Lega, molto cauta, è rimasta sui ringraziamenti ai ministri per l’informativa. Si sono esposti di più Fratelli d’Italia e Forza Italia. In particolare nell’attacco al procuratore di Roma Francesco Lo Voi, reo di aver aperto l’inchiesta per favoreggiamento su input dell’esposto dell’avvocato Luigi Li Gotti. “Doveva astenersi, era in conflitto d’interesse” è il rilievo personale che si solleva da Alberto Balboni: il riferimento è alla “lite” tra Palazzo Chigi e il procuratore Lo Voi sulla questione dei voli di Stato. Maurizio Gasparri (per Fi) dice invece che Lo Voi ha “attentato alla sicurezza del Paese” perché “ha pubblicato atti riservati dei servizi segreti all’interno degli atti giudiziari”: il riferimento è al caso Caputi su cui è aperto un fronte con il sottosegretario Alfredo Mantovano (qui i dettagli). Più nel merito Giovanni Donzelli, capo organizzazione di Fdi, si dice “contento” che Almasri “non sia libero in Italia, ma in Libia”. “Sono contento per la sicurezza degli italiani in Libia, perché sarebbero potute esserci delle ritorsioni. E sono contento anche che l’Italia abbia e continui ad avere un rapporto strategico nei rapporti con l’Africa”. Due volte contento.
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17:49
Anche Gasparri attacca Lo Voi: “Ha messo in pericolo la sicurezza nazionale”
Prima di Balboni (Fdi) anche Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia, aveva attaccato durante il suo intervento in Senato il procuratore di Roma Francesco Lo Voi, suscitando le proteste delle opposizioni. Il presidente Ignazio La Russa è dovuto intervenire per riportare l’ordine. “Lo Voi ha pubblicato negli atti di un processo – ha detto Gasparri – gli atti del segretario dei Servizi, ed ha messo in pericolo la sicurezza nazionale. Non può più essere Procuratore di Roma”. Immediate le proteste levarsi dai banchi delle opposizioni a cui hanno replicato gli applausi del centrodestra. Alessandra Maiorino di M5s, intervenuta dopo Gasparri, ha definito “ridicole” le parole del capigruppo di Fi. È partita allora la contestazione dai banchi del centrodestra, con La Russa che ha riportato la calma. Gli animi si sono riaccesi quando dai banchi della destra si è udita una voce maschile che insultata Maiorino. I deputati di M5s hanno protestato animatamente con La Russa per non aver censurato il reo dell’insulto.
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17:26
Meloni assente in Parlamento, ha presieduto un vertice sulle Olimpiadi Milano-Cortina
Per tutto il giorno è stata citata in Parlamento per le sue responsabilità nel caso Almasri. Ora si è saputo che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a quanto si apprende, ha presieduto questa mattina a Palazzo Chigi un vertice dedicato all’avanzamento dei lavori per le prossime Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 con i due vicepremier, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti e quello per lo Sport Andrea Abodi.
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17:23
Balboni (Fdi) all’attacco di Boccia (Pd): “Forse non poteva non sapere del tesoriere arrestato”. Bagarre in Aula
“Nel mandato di cattura della Cpi non c’è una parola sull’immigrazione, mentre, senatore Boccia, di immigrazione si parla molto nell’inchiesta sul tesoriere del Pd della Campania, uomo di sua fiducia, onorevole Boccia. Anche lei forse non poteva non sapere”. Lo ha detto il senatore di FdI Alberto Balboni, rivolgendosi al capogruppo del Pd Francesco Boccia, nel suo intervento in discussione generale a Palazzo Madama sulle informative sul caso Almasri dei ministri della Giustizia e dell’Interno, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi. La conclusione dell’intervento ha suscitato le proteste dei gruppi di opposizione e Boccia ha preso la parola per fatto personale per censurare il collegamento fatto da Balboni tra Boccia e l’esponente del Pd campano sospeso dal partito dopo il coinvolgimento nell’inchiesta.
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17:14
Stefani (Lega): “Nordio e Piantedosi servitori dello Stato”
La capogruppo della Lega in Commissione Giustizia del Senato Erika Stefani, intervenendo nell’Aula di Palazzo Madama dopo le informative dei ministri Nordio e Piantedosi sul caso Almasri, ringrazia prima di tutto il governo per la sua azione costante contro la mafia, in difesa della sicurezza del Paese. Quindi, punta il dito contro l’indagine che è stata aperta nei confronti della presidente del Consiglio, dei due ministri e del sottosegretario Alfredo Mantovano per la liberazione del libico che definisce “inaudita”, con accuse “inverosimili”. Il “dibattito – osserva – non deve essere opposizione a tutti i costi. E se si vogliono demolire le istituzioni non si fa del bene al Paese”. Erika Stefani concorda poi con Nordio quando dice che “bisogna leggere le carte prima di esprimere giudizi” e fa due riflessioni. La prima: che “il mandato di arresto”, nei confronti di Almasri da parte della Corte Penale internazionale, “era viziato”. E la seconda: che “in 12 giorni di viaggio in Europa, con note di diffusione che da blu in poche ore si trasformano in rosse” il militare libico non viene arrestato. Stefani ha definito Nordio e Piantedosi dei “signori ministri” che sono anche “grandi giuristi e servitori dello Stato”.
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17:11
Boccia (Pd): “Pasticcio gravissimo, ma Meloni ha deciso di scappare”
Un “esempio pessimo”, un “pasticcio gravissimo sulla vicenda Almasri che è una questione politica, non giudiziaria, e la presidente del Consiglio avrebbe dovuto rispondere, assumendosi le responsabilità di una scelta. Ma ha deciso di scappare davanti alle responsabilità politiche, alimentando uno scontro tra poteri dello Stato”. Lo ha detto il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia in aula al Senato sul caso Almasri. “Questa informativa, oggi, alimenta lo scontro con un altro potere dello Stato che è indipendente, mettetevelo in testa”, ha proseguito Boccia che poi, tra l’altro, si è rivolto al ministro Nordio: “Questo disastro lo ha fatto lei”.
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17:10
Boccia (Pd) a Nordio: “O è passacarte del governo o si dimetta”
Ministro Nordio, “lei ha detto ‘non sono il passacarte della Cpi’. Questo probabilmente è vero, ma delle due l’una: o lei è il passacarte del governo o è responsabile di questo disastro e deve dimettersi. Delle due l’una: se non è il passacarte della Cpi, lo è del governo e se non lo è nemmeno del governo questo disastro lo ha fatto lei”. Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Francesco Boccia, nel dibattito al Senato su caso Almasri.
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17:08
Maiorino (M5s): “L’informativa dei ministri Piantedosi e Nordio è una farsa”
“Questa informativa è una farsa e un insulto al Parlamento, perché è basata su una menzogna. I ministri Nordio e Piantedosi erano attesi la settimana scorsa, non sono venuti cogliendo al volo una scusa banale e insussistente, erano stati raggiuti dalla notifica del Procuratore, circostanza che è rimasta la medesima. Eppure oggi sono qui, evidentemente la loro parola non vale nulla, e quindi già questo squalifica ogni pseudo informazione fornita nel corso di questa pseudo informativa”. A dirlo nel suo intervento è stata Alessandra Maiorino, vicecapogruppo del M5s. Per la senatrice l’informativa “è un insulto al Parlamento e al popolo italiano. Nonostante abbiate avuto un’ulteriore settimana di tempo – ha continuato mentre in Aula si verificava bagarre fra maggioranza e opposizioni – che vi siate presi scappando come conigli dal Parlamento e dal popolo, non vi siete messi d’accordo sulla versione da dare.
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17:05
Fdi contro il procuratore Lo Voi: “Doveva astenersi, è in conflitto d’interessi”
Il procuratore capo di Roma Franco Lo Voi doveva astenersi sull’inchiesta nei confronti della presidente del Consiglio Giorgia Meloni e dei ministri Nordio e Piantedosi sul caso Almasri perché “in conflitto d’interessi”. A dirlo in Aula al Senato è Alberto Balboni, a nome di Fratelli d’Italia dopo le informative dei ministri della Giustizia e dell’Interno.
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17:03
Maiorino (M5s): “L’immunità farebbe comodo a Santanchè”
“È inquietante che vogliate ripristinare l’immunità per gli eletti, e capisco che verrebbe molto comodo in questo momento alla ministra Santanchè, che rimane imbullonata alla sua sedia anche essendo assente. Ma che la voleste ripristinare anche per i criminali internazionali, questo è inaccettabile”. Lo ha detto la vicecapogruppo del M5s al Senato Alessandra Maiorino, rivolgendosi alla maggioranza, nella discussione generale a Palazzo Madama sulle informative dei ministri della Giustizia e dell’Interno, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, sul caso Almasri.