Il caso Almasri in Parlamento, la diretta | Nordio: “Torture? Sì, ma nel mandato dell’Aja alcune date sbagliate”. Meloni non si presenta, Schlein e Conte: “Scappa”. Renzi: “Altro che Lady di ferro, è l’omino di burro”

In Aula il caso della liberazione del libico accusato di torture. Banchi del governo pieni tranne uno: quello della premier. Il ministro della Giustizia e l'ossessione per "l'atto arrivato in inglese" (video). La segretaria del Pd: “La premier si nasconde dietro ai ministri, è la presidente del coniglio” (video). Il leader M5s: "Siamo il Paese dei balocchi dei criminali" (video). Il leader di Italia: "Lo avete rimandato in Libia col volo di Stato e il tricolore". Poi il botta e risposta con Gasparri sui "soldi sauditi"

Aggiornato: 18:22

I fatti più importanti

  • 13:15

    Nordio: “Dalla Corte penale un pasticcio frettoloso, chiederò chiarimenti”

    “Alla luce di queste considerazioni, squisitamente giuridiche, credo che ogni altra mia iniziativa sarebbe stata impropria e frettolosa e che, anzi, avrebbe dimostrato una carenza di attenzione da parte mia nel non aver rilevato queste patenti, grossolane e gravi contraddizioni contenute nel mandato di arresto. La Corte penale internazionale si è in seguito riunita apposta per cambiare mezza struttura del primo atto, sulla base del quale avrei dovuto emettere il provvedimento. Ha cercato di cambiarlo perché si era accorta che aveva fatto un pasticcio frettoloso. Hanno sbagliato un atto così solenne. Aggiungo e concludo che è mia intenzione attivare i poteri che la legge mi riconosce e chiedere alla Corte penale internazionale giustificazione circa le incongruenze di cui è stato mio dovere riferirvi”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella sua informativa alla Camera sul caso della liberazione di Almasri, giustificando il perché non abbia chiesto l’applicazione di una misura cautelare a carico del generale libico, ricercato dalla Corte penale internazionale e arrestato a Torino. 

  • 13:12

    Nordio: “La Corte penale ha ribaltato il suo stesso mandato d’arresto”

    “Pochi giorni dopo” l’emissione del primo mandato di arresto a carico di Almasri, la Corte penale internazionale “correggeva, o meglio, ribaltava completamente il precedente mandato di arresto, qualificando il secondo pronunciamento come una mera integrazione formale. Non si tratta soltanto di errori materiali ma di modifiche sostanziali nella indicazione anche dei titoli del reato. È la dimostrazione più evidente che i vizi da me rilevati al momento del pervenimento della richiesta del 18 gennaio erano pienamente giustificati ed impedivano qualsiasi approccio al procuratore generale presso la Corte d’Appello di Roma, quantomeno prima di aver chiesto e ottenuto chiarimenti dalla Corte penale internazionale”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella sua informativa alla Camera sul caso della liberazione di Almasri, giustificando il perché non abbia chiesto l’applicazione di una misura cautelare a carico del generale libico, ricercato dalla Corte penale internazionale e arrestato a Torino.

  • 13:05

    Nordio: “Dalla Corte penale errori logici, non potevo trasmettere la richiesta”

    Nella documentazione inviata dalla Corte penale internazionale, “una sessantina di paragrafi in cui vi è tutta la sequenza di crimini orribili addebitati al catturando, vi è un incomprensibile salto logico. Le conclusioni del mandato di arresto risultavano differenti rispetto alla parte motivazionale e rispetto alle conclusioni”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella sua informativa alla Camera sul caso della liberazione di Almasri, giustificando il perché non abbia chiesto l’applicazione di una misura cautelare a carico del generale libico, ricercato dalla Corte penale internazionale e arrestato a Torino. “La trasmissione di richiesta al procuratore generale della Corte d’Appello di Roma, prima di aver risolto queste discrasie ed incongruenze sarebbe stata non solo inopportuna ma prima ancora illegittima, proprio perché fondata su una richiesta di arresto che secondo i principi generali della procedura penale era irrazionale e contraddittoria nell’elemento fondamentale della struttura del reato, cioè della data del suo inizio e della sua durata”.

  • 12:48

    Quasi tutti i ministri ai banchi del governo

    I banchi riservati al governo alla Camera sono pieni per l’informativa dei ministri. Non è presente però la presidente del Consiglio Giorgia Meloni 

  • 12:47

    Nordio: “Non faccio il passacarte, l’atto della Corte penale era nullo”

    “Il ruolo del ministro non è semplicemente quello di un organo di transito delle richieste che arrivano dalla Corte. Non è un passacarte, è un organo politico che deve meditare sul contenuto di queste richieste in funzione di un eventuale contatto con altri ministeri interessanti, con altre istituzioni o con altri organi dello Stato. Ho il potere di interloquire con altri organi dello Stato in caso di necessità e questa necessità si presentava eccome. Inoltre serve valutare la coerenza delle conclusioni cui perviene la decisione della Corte penale internazionale. Questa coerenza manca completamente e quell’atto era nullo, in lingua inglese senza essere tradotto e con vari allegati in lingua araba”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella sua informativa alla Camera sul caso della liberazione Almasri, giustificando il perché non abbia chiesto l’applicazione di una misura cautelare a carico del generale libico, ricercato dalla Corte penale internazionale e arrestato a Torino. Al riferimento all’atto “in lingua inglese”, già fatto dal Guardasigilli nei giorni scorsi, le opposizioni in Aula hanno rumoreggiato, tanto che è dovuto intervenire il presidente Lorenzo Fontana.

  • 12:43

    Nordio: “La Corte d’Appello poteva convalidare l’arresto”

    “Innanzitutto è necessario stabilire quali sono i poteri del ministro della Giustizia. Si tratta di una disciplina molto complessa che fino a oggi non ha mai trovato applicazione e sulla quale in questi giorni si è acceso un dibattito tra vari giuristi che sono pervenuti a conclusioni opposte. Addirittura, un autorevole giurista che potremmo definire “di sinistra” ha sostenuto l’altro giorno che non c’era alcuna necessità che il ministro approcciasse la Corte d’Appello, perché la Corte d’Appello avrebbe avuto tutti i poteri in sé per convalidare quell’arresto”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella sua informativa alla Camera sul caso della liberazione del generale libico Almasri.

  • 12:38

    Nordio: “Venire in Parlamento il giorno dopo l’avviso sarebbe stato anomalo”

    “La notifica” dell’avviso di iscrizione nel registro degli indagati, “pervenuta il giorno prima di quello fissato per le comunicazioni in Parlamento, che questo ministro era pronto a fornire, ha determinato un momento di riflessione, sia in ossequio alle prerogative della magistratura, sia in relazione alla posizione di indagato che, in quanto tale, deve essere assistito da un difensore. Presentarsi qui senza nemmeno aver interloquito con chi di dovere poteva sembrare un atto anomalo”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella sua informativa alla Camera sul caso della liberazione del generale libico Almasri.

  • 12:36

    Nordio: “Nell’avviso inutile sottolineatura che fossi indagato”

    “Ho visto con una certa tenerezza la sottolineatura in grassetto, nell’avviso che mi è stato recapitato, della qualità di indagato, perché, avendo fatto il pubblico ministero per quarant’anni, benissimo che la persona iscritta nel registro di cui all’articolo 335 del codice di procedura penale è persona indagata, non è iscritto all’associazione dei bocciofili”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella sua informativa alla Camera sul caso della liberazione del generale libico Almasri. Le sue parole sono state accompagnate da un applauso da parte dei deputati di maggioranza.

  • 12:31

    Nordio: “Arresto effettuato senza comunicazione della Cpi”

    “La comunicazione della Questura di Torino”, che ha fermato Almasri il 18 gennaio, “era giunta al ministero ad arresto già effettuato, quindi senza una preventiva comunicazione della richiesta di arresto a fini estradizionali emessa dalla Corte penale internazionale, come prescritto dalla legge”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella sua informativa alla Camera sul caso del generale libico, aggiungendo che quella comunicazione è arrivata solo domenica 20.

  • 12:28

    Nordio: “Dall’Interpol comunicazione di poche righe”

    “La notizia informale dell’arresto veniva trasmessa via mail da un funzionario dell’Interpol a un dirigente del ministero alle ore 12:37 di domenica 19 gennaio”, circa tre ore dopo che Almasri era stato fermato. “Si trattava di una comunicazione assolutamente informale, di poche righe, priva di dati identificativi, priva del provvedimento in oggetto e delle ragioni sottese. Non era nemmeno allegata la richiesta di estradizione. Solo domenica 20 gennaio alle ore 12:40 il procuratore generale di Roma trasmetteva il complesso carteggio a questo ministro”. Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio nella sua informativa alla Camera sul caso del generale libico.