Siria, dai ribelli amnistia ai militari. Al-Jolani sceglie il premier ad interim. Raid Idf sul porto di Latakia. Onu: “Israele sul Golan viola accordi”
I Jihadisti assicurano che non verrà imposto il velo alle donne o limitata la libertà di circolazione. Mosca fa sapere che parlerà delle proprie basi solo "con chi comanda". E intanto sente Erdogan
Aggiornato: 19:53
I fatti più importanti
- Raid di Israele sul porto di Latakia
- I ribelli concedono l'amnistia ai militari di Assad
- Giordania ed Egitto contro l'occupazione israeliana del Golan
- FOCUS - L'arsenale di Assad che rischia di finire in mano ai ribelli
- Al-Jolani sceglie il premier del governo transitorio
- La Germania blocca le richieste d'asilo dalla Siria
- Mosca: "Anche noi sorpresi da quanto accaduto"
- La Turchia chiede per la Siria un "governo inclusivo"
- Mosca, bandiera dei ribelli innalzata sull'ambasciata siriana
- Israele: "Colpiti siti di armi chimiche per evitare che cadano in mano ai ribelli"
- Media: "L'Iran ha una linea di comunicazione diretta con i ribelli"
- Israele, Katz ordina controllo completo della zona cuscinetto al confine con la Siria
- Liberati dalle carceri migliaia di detenuti
- Biden: "Non permetteremo che l'Isis si ristabilisca in Siria"
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19:46
Onu, “Idf nella zona cuscinetto Golan viola accordo 1974”
Lo schieramento dell’esercito israeliano nella zona cuscinetto del Golan rappresenta una “violazione” dell’accordo del 1974. Lo afferma l’Onu.
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19:45
Raid di Israele sul porto di Latakia
L’Aeronautica israeliana ha bombardato obiettivi militari siriani nel porto di Latakia. Secondo al-Arabiya, sarebbero state colpite installazioni per la difesa aerea, mentre altri media sostengono che siano state prese di mira navi militari.
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18:53
Erdogan: “La Turchia non ha mire espansionistiche sulla Siria”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che la Turchia non sta cercando di espandere il proprio territorio verso la Siria. “La Turchia non ha mire sulle terre e sulla sovranità di nessun altro Paese. L’unico obiettivo delle nostre operazioni transfrontaliere è proteggere la nostra patria e i nostri cittadini dagli attacchi terroristici”, ha detto, riferendosi alla Siria in un discorso dopo la riunione del suo gabinetto.
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18:22
Erdogan annuncia la riapertura di un valico per il rientro dei siriani
Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ha annunciato la riapertura di un valico di frontiera tra Turchia e Siria, in provincia di Hatay a circa 60 km da Latakia, per il rientro dei rifugiati dopo la caduta di Bashar Al Assad. “Gestiremo il processo di ritorno volontario degli immigrati in modo consono alla nostra storia, cultura e a 13 anni di accoglienza eccezionale”, ha detto Erdogan, durante un discorso dopo una riunione di gabinetto ad Ankara, trasmesso dalla tv di Stato Trt, mentre già da ieri centinaia di siriani si erano diretti verso altri valichi per tornare nel loro Paese di origine.
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18:21
Al-Jolani incontra l’ex premier per coordinare il passaggio di potere
Il leader dei ribelli siriani Abu Mohammed al-Jolani ha incontrato il primo ministro siriano uscente Mohammed al-Jalali e ha discusso del “trasferimento dei poteri”. Lo hanno affermato i ribelli. Jolani, che ora usa il suo vero nome Ahmed al-Sharaa, ha incontrato Jalali “per coordinare un trasferimento del potere che garantisca la fornitura di servizi” al popolo siriano, ha affermato una dichiarazione pubblicata sui canali Telegram dei ribelli, mentre un breve video dell’incontro ha mostrato che vi ha partecipato anche Mohammed Bashir, che guida il “governo della salvezza” dei ribelli nel loro bastione della Siria nord-occidentale.
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16:51
I ribelli concedono l’amnistia ai militari di Assad
I ribelli siriani hanno concesso l’amnistia a tutto il personale militare arruolato durante il regime del deposto presidente Bashar al-Assad: lo rende noto Hts sul suo canale Telegram, ripreso dal Guardian.
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16:26
Giordania ed Egitto contro l’occupazione israeliana del Golan
La Giordania e l’Egitto hanno condannato la decisione di Israele di occupare le aree controllate dalla Siria in una zona cuscinetto pattugliata dall’Onu sulle alture del Golan. “Condanniamo il fatto che Israele sia entrato nel territorio siriano e abbia preso il controllo della zona cuscinetto”, ha detto il ministro degli Esteri giordano Ayman Safadi, definendo la mossa una “violazione del diritto internazionale”. Anche il Cairo, in un comunicato del ministero degli Esteri, ha condannato “l’ulteriore occupazione delle terre siriane” da parte di Israele definendola un tentativo di imporre una nuova realtà sul campo.
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16:23
Ong: “Non ci sono più prigionieri intrappolati a Sednaya”
L’Associazione per i detenuti e gli scomparsi nella prigione di Sednaya (Admsp) ha affermato in una dichiarazione che non ci sono più prigionieri intrappolati né sopra né sottoterra del carcere-mattatoio vicino Damasco. Lo riporta la Bbc. “Non c’è verità sulla presenza di detenuti intrappolati sottoterra e le informazioni contenute in alcuni resoconti della stampa sono imprecise”, afferma l’associazione secondo cui i suoi team hanno confermato che il carcere “è stato svuotato di tutti i detenuti in tutti i suoi edifici”. L’ultimo detenuto del carcere – sottolinea il gruppo – è stato liberato ieri.
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15:32
Hts: “Non imporremo il velo e non limiteremo le libertà”
Hayat Tahrir al Sham, la coalizione di milizie che ha rovesciato il potere siriano di Bashar al Assad, afferma all’ANSA attraverso un portavoce che il nuovo governo in Siria non imporrà il velo alle donne, né introdurrà alcuna forma di limitazione alle libertà individuali. “In tutti questi anni di amministrazione a Idlib e nelle altre zone liberate non abbiamo mai imposto il velo a nessuno, né ai musulmani né ai curdi, né ai drusi, né ai cristiani. Perché dovremmo cominciare a imporre adesso limiti alle libertà individuali?”, si è chiesto retoricamente Mazen Jaber, uno dei portavoce di Hts.