Guerra Russia-Ucraina, la diretta – Mosca contro Biden: “Relazioni vicine alla rottura”. Gli Usa chiamano in causa la Cina: “Nulla per fermare il conflitto”

Distrutto un centro commerciale a Kiev, 8 morti. Mosca: "Era un deposito di razzi". L'Ue non trova l'intesa sulle sanzioni sul petrolio. Il presidente Usa Biden a colloquio per un’ora con gli alleati Ue, compreso Draghi. Zelensky: "Eventuale accordo con Mosca sarà sottoposto a referendum"

Aggiornato: 10:30

I fatti più importanti

  • 08:04

    La vice primo ministro ucraina: “Non si può parlare di resa”

    Mentre continua il bombardamento della città assediata di Mariupol, la Russia ha chiesto agli ucraini di deporre le armi e di alzare bandiere bianche lunedì in cambio di un passaggio sicuro fuori città. L’Ucraina ha rifiutato l’offerta. “Non si può parlare di resa e di deposizione delle armi”, ha detto il vice primo ministro ucraino Irina Vereshchuk alla testata giornalistica ucraina Pravda. “Abbiamo già informato la parte russa di questo”, ha aggiunto. Anche il sindaco di Mariupol Piotr Andryushchenko ha rifiutato l’offerta poco dopo che era stata presentata, dicendo in un post su Facebook che non aveva bisogno di aspettare fino alla scadenza delle 5 del mattino per rispondere. Gli analisti militari occidentali sostengono che anche se la città viene presa, le truppe che combattono per il controllo potrebbero essere troppo esigue per garantire la copertura di altri fronti. 

  • 08:01

    IL PUNTO – Mariupol assediata, oggi i negoziati

    È il giorno in cui riprendono i negoziati tra le delegazioni russa e ucraina. Una tappa decisiva, quella del dialogo, come ha ricordato il presidente Volodymyr Zelensky domenica in un’intervista alla Cnn: “Dobbiamo parlare con Putin o sarà terza guerra mondiale”, ha spiegato. Il nuovo faccia a faccia alla ricerca di un accordo che metta fine all’invasione russa, arriva all’indomani di una nuova offensiva delle truppe di Mosca. Non solo la battaglia aerea nella regione di Kiev e in altre città, ma soprattutto un assedio a Mariupol. Con i militari ormai penetrati in città, sono state le stesse fonti ucraine a spiegare che le navi russe stanno lanciati missili sulla città “ogni dieci minuti”. Si tratta di un’azione intesa “come mai prima”. E dal ministero della Difesa russo è arrivato una sorta di ultimatum: “Apriremo corridoi umanitari alle 10. Entro le 12 civili e militari vadano via senza armi né munizioni”. Nelle prossime ore torneranno a vedersi anche i ministri degli Esteri Ue, con Luigi Di Maio che ha annunciato una proposta italiana: “Delle tregue umanitarie localizzate”. Il tutto mentre la Cina è tornata a ribadire, per bocca dell’ambasciatore negli Usa, che non sta fornendo armi a Mosca. Mentre sullo sfondo restano le parole di Zelensky alla Knesset, con il paragone tra Putin e Hitler e tra l’Olocausto e l’invasione dell’Ucraina. Un paragone che alcuni politici e ministri israeliani hanno ritenuto “oltraggioso” nei confronti della Shoah.