Il mondo FQ

L’ambasciatore israeliano sui cortei per Gaza: “Chi è sceso in piazza non vuole la pace. L’Italia blocchi le proteste che esaltano il terrorismo”

Jonathan Peled ha affidato il suo pensiero a X: trova "oltraggioso" che ci siano degli eventi "che celebrano il massacro del 7 ottobre. Ci aspettiamo che le autorità italiane si oppongano con fermezza a iniziative che tradiscono i valori della nostra civiltà democratica"
L’ambasciatore israeliano sui cortei per Gaza: “Chi è sceso in piazza non vuole la pace. L’Italia blocchi le proteste che esaltano il terrorismo”
Icona dei commenti Commenti

Per l’ambasciatore israeliano in Italia, Jonathan Peled, chi è sceso in piazza per la Palestina tra giovedì e domenica contro il massacro di Gaza e a sostegno della Global Sumud Flotilla “dimostra di non volere la pace e di sostenere Hamas”. Il rappresentante diplomatico, che ha affidato il suo pensiero a un post di X, trova “oltraggioso” che in Italia ci siano degli eventi “che celebrano il massacro del 7 ottobre. Ci aspettiamo che le autorità italiane si oppongano con fermezza a queste iniziative. Confidiamo che l’Italia impedirà manifestazioni che esaltano il terrorismo e tradiscono i valori della nostra civiltà democratica”.

Sul suo profilo, Peled ha spiegato che “il massacro del 7 ottobre è stato un atto di brutale terrorismo: stupri, mutilazioni, esecuzioni sommarie, persone bruciate vive e rapimenti di civili innocenti commessi da Hamas. Chi è sceso in piazza a giustificarlo dimostra di non voler la pace”, ma di sostenere l’organizzazione palestinese che governa la Striscia. Inoltre, il diplomatico ha respinto le affermazioni riguardanti i maltrattamenti di alcuni membri dell’equipaggio delle navi abbordate e sequestrate da Tel Aviv in acque internazionali, mentre cercavano di portare aiuti umanitari alla popolazione di Gaza, tra cui Greta Thunberg. “Sono sfacciate menzogne”, ha scritto Peled. “Tutti i diritti legali dei detenuti sono pienamente tutelati”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione