“No Kings day”, proteste contro Trump in tutti gli Usa: scontri a Los Angeles e Portland, sparatoria a Salt Lake City

Cortei massicci in tutti gli Stati Uniti nell’ambito delle manifestazioni del “No Kings day“, convocate dall’omonimo movimento per contestare Donald Trump nel giorno del suo 79esimo compleanno. Migliaia di persone hanno marciato a Filadelfia, New York, Denver, Chicago, Houston e Los Angeles, ma anche ad Atlanta e Portland, come pure in Mississippi e North Carolina, mentre in Minnesota l’appuntamento è stato annullato dopo l’uccisione di due parlamentari democratici nelle loro abitazioni vicino Minneapolis. Secondo gli organizzatori, milioni di persone sono scese in strada in tutto il Paese aderendo a centinaia di iniziative, mentre il presidente si trovava a Washington per la parata militare in occasione del 250° anniversario dell’esercito.
I governatori di tutti gli Stati hanno esortato alla calma e promesso tolleranza zero per la violenza, mentre alcuni hanno mobilitato la Guardia nazionale (la forza militare a loro disposizione). In tutte le città i dimostranti hanno lanciato slogan contro la svolta autoritaria dell’amministrazione e a sostegno degli immigrati: in alcuni cortei sono state esposte bandiere a stelle e strisce capovolte o bandiere messicane, simbolo delle proteste dei giorni scorsi contro i raid sui migranti.
Ci sono stati scontri isolati: a Los Angeles, già teatro nei giorni scorsi di imponenti manifestazioni, la polizia ha usato gas lacrimogeni per disperdere la folla (video). Anche a Portland, in Oregon, sono stati sparati lacrimogeni e proiettili di gomma, mentre a Salt Lake City, nello Utah, la polizia sta indagando su una sparatoria avvenuta durante una marcia in centro che ha causato un ferito grave: tre persone sono state arrestate, tra cui un uomo ritenuto l’autore della sparatoria, anche lui ferito da un colpo di pistola.