Il mondo FQ

La sindaca di Prato del Pd indagata per corruzione: chiesti i domiciliari. Perquisiti gli uffici e la sua abitazione

Le contestazioni della procura di Firenze si riferiscono al periodo in cui Bugetti era consigliere regionale e riguardano i rapporti con l'imprenditore Riccardo Matteini Bresci
La sindaca di Prato del Pd indagata per corruzione: chiesti i domiciliari. Perquisiti gli uffici e la sua abitazione
Icona dei commenti Commenti

Corruzione nell’ambito di un’indagine sui finanziamenti elettorali. È questa la contestazione avanzata dalla procura di Firenze nei confronti della sindaca di Prato, Ilaria Bugetti, esponente del Pd. Gli uffici e l’abitazione della prima cittadina, eletta lo scorso anno con una coalizione di centrosinistra, sono stati perquisiti questa mattina e contestualmente è stato notificato a Bugetti un invito a comparire per un interrogatorio che avverrà nei prossimi giorni. Per la sindaca sono stati anche chiesti gli arresti domiciliari. Sarà infatti il gip – come prevede la riforma di Carlo Nordio – a decidere sull’eventuale misura cautelare chiesta dalla procura.

“Con il presente comunicato, in qualità di sindaca di Prato, ritengo sia mio dovere immediatamente comunicare di aver ricevuto in data odierna, 13 giugno, un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Firenze”, scrive Bugetti in una nota. “Comunico tali circostanze nel preciso momento in cui sono terminate le operazioni investigative. In relazione al contenuto di tale avviso la mia persona si è messa immediatamente disposizione dell’autorità procedente nel rispetto reciproco dei ruoli. Sin da ora ribadisco l’assoluta fiducia nell’operato della magistratura e delle forze dell’ordine, e non mi sottrarrò a nessun riscontro, spiegando le mie ragioni, confidando nel fatto e avendo la certezza che il mio operato è sempre stato improntato alla correttezza personale, istituzionale nonché giuridica. Come detto sono a disposizione degli organi inquirenti e con fiducia proseguo nel mio ruolo con dedizione e attenzione al bene comune come ho sempre fatto”.

L’inchiesta avviata due anni fa dalla Direzione distrettuale antimafia di Firenze riguarda i rapporti tra la sindaca e l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, già amministratore del Gruppo Colle di Cantagallo, arrestato alla fine di maggio dell’anno scorso per presunti illeciti favori ricevuti dall’allora comandante della Compagnia dei carabinieri di Prato, il colonnello Sergio Turini. Da quanto si apprende da fonti investigative, a Bugetti viene contestato il fatto che quando era ancora consigliera regionale per il Partito democratico ha intrattenuto rapporti con Matteini Bresci, con cui aveva già avuto legami di lavoro quando era sindaca di Cantagallo. L’imprenditore, sempre secondo quanto ipotizzano gli inquirenti, avrebbe chiesto a Bugetti di proteggere le sue attività. L’ipotesi accusatoria si concentra su finanziamenti elettorali che Bugetti avrebbe ricevuto al fine, per la procura, di favorire gli interessi dell’imprenditore. In particolare Matteini Bresci sarebbe riuscito a raccogliere numerosi voti alle ultime elezioni amministrative del 2024 nella quale la sindaca ha vinto al primo turno con il 52% dei voti.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione