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Il capo dei Pasdaran, gli scienziati nucleari, il comandante delle Forze armate: le vittime “eccellenti” di Israele in Iran

Militari, politici, studiosi in ambito atomico: gli attacchi mirati dell'Idf hanno individuato e ucciso varie personalità in settori fondamentali della Repubblica islamica
Il capo dei Pasdaran, gli scienziati nucleari, il comandante delle Forze armate: le vittime “eccellenti” di Israele in Iran
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Nell’attacco a più fasi all’Iran, l’esercito israeliano ha ucciso tre comandanti militari di alto rango, intaccando la catena di comando iraniana, e vari scienziati coinvolti nel programma nucleare della Repubblica islamica. Tra le vittime ci sono Mohammad Bagheri, il capo dell’esercito regolare e il comandante in seconda del sistema iraniano dopo la Guida suprema, l’ayatollah Ali Khamenei.

Anche il comandate delle Guardie Rivoluzionarie, conosciute come pasdaran, Hossein Salami è stato ucciso nella attacco. L’uomo era a capo di quella che è considerata la forza militare più potente dell’Iran e un soggetto protagonista della vita del Paese in generale, in grado di essere determinante per buona parte delle decisioni economiche e di politica estera. Era proprio lui che la televisione iraniana mostrava nell’aprile dello scorso anno mentre ordinava il primo attacco con 300 droni e missili contro il “nemico giurato dell’Iran”, Israele. Soprannominato “il falco” dei pasdaran, era noto per le sue invettive contro Israele e l’Occidente ed era considerato un maestro nella guerra psicologica e nell’uso della propaganda.

Vittima dei bombardamenti israeliani anche Gholamali Rashid, un comandante di alto livello dell’esercito, ed è rimasto gravemente ferito, dopo un attacco che aveva preso di mira la sua abitazione, Ali Shamkhani, il consigliere politico dell’ayatollah Khamenei.

Non sono morti solo alcuni dei vertici militari, ma anche alcune delle menti scientifiche più eccelse dell’Iran hanno perso la vita perché coinvolti nel programma nucleare del Paese. Sono vittime dell’attacco anche Fereydoun Abbasi, capo dell’Organizzazione per l’energia atomica iraniana tra il 2011 e il 2013, e Mohammad Mehdi Tehranchi, fisico e rettore dell’Università islamica Azad di Teheran. Oltre a loro sono rimasti uccisi negli attacchi anche Abdolhamid Minouchehr, Ahmadreza Zolfaghari, Amirhossein Feqhi, Motallebli Zadeh.

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