Graz, sparatoria in una scuola: 10 morti. Ad aprire il fuoco un ex studente, poi si è ucciso in un bagno

Un ex studente è entrato nella sua vecchia scuola e ha aperto il fuoco, uccidendo 9 persone e ferendone molte altre. La sparatoria è avvenuta questa mattina alle ore 10 in una scuola a Graz, in Austria. In totale si contano 10 morti: sette studenti tra i 14 e i 18 anni, due insegnati e l’autore della sparatoria, che è stato trovato senza vita in uno dei bagni della stessa scuola. L’ex studente, 22 anni, secondo una prima ricostruzione si riteneva vittima di bullismo: con una pistola e un fucile da caccia è entrato e ha sparato in due aule, una delle quali era quella in cui aveva studiato. Possedeva legalmente le due armi, le aveva acquistate poco prima dell’attacco. Non aveva precedenti penali.
Luogo della tragedia l’istituto Bundesoberstufenrealgymnasium (Borg) di Graz, che conta 17 classi e circa 40 insegnanti. Gli studenti hanno generalmente un’età pari o superiore a 14 anni. Si segnalano circa 30 feriti, di cui 12 ricoverati in ospedale, due in condizioni definite “molto critiche” e altri cinque con ferite gravi. Lo rende noto un comunicato dell’Associazione degli ospedali della Stiria, la regione di cui Graz è il capoluogo. Sono state impiegate 65 ambulanze con quasi 200 operatori sanitari in azione. Il Kronen Zeitung parla di una delle “peggiori sparatorie nella storia del Paese”. La scuola è stata evacuata e tutti sono stati condotti “in un punto di incontro sicuro“, ha riferito la polizia della Stiria in merito alla sparatoria. L’edificio è stato sottoposto a una meticolosa perquisizione da parte delle forze speciali austriache.
Il governo austriaco intende commemorare le vittime della sparatoria in una scuola di Graz con tre giorni di lutto nazionale che prevede, tra le altre cose, l’esposizione delle bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici. “La sparatoria in una scuola di Graz è una tragedia nazionale che ha profondamente scosso l’intero Paese. Quest’atto incomprensibile ha improvvisamente strappato dei giovani dalla vita che avevano davanti a sé. Non ci sono parole per il dolore e la sofferenza che tutti noi – tutta l’Austria – stiamo provando in questo momento”, ha detto il cancelliere austriaco Stocker. “Il mio pensiero va alle famiglie e ai genitori che hanno perso i loro figli. Ai loro fratelli e parenti. La mia solidarietà va a coloro che hanno subito ferite e un’incommensurabile sofferenza emotiva a causa di questa incomprensibile violenza, a tutti gli studenti e a tutto il personale scolastico. Ciò che è accaduto oggi ci riguarda tutti: come persone, come genitori, come società. Una scuola è un luogo di fiducia, sicurezza e speranza. Il fatto che questo spazio sicuro sia stato distrutto così brutalmente ci lascia sbalorditi“, ha dichiarato ancora il cancelliere austriaco, “ringrazio i servizi di emergenza che hanno agito rapidamente e con prudenza nelle circostanze più difficili. E ringrazio coloro che ora stanno indagando sull’accaduto e che stanno aiutando a elaborare l’accaduto”. “Oggi si tratta di compassione. E di esserci l’uno per l’altro. In questi tempi difficili, l’umanità è la nostra forza più forte”, ha concluso Stocker.
“In questo momento di profonda tristezza, facendomi interprete dei sentimenti della Repubblica Italiana, desidero esprimere le più sentite condoglianze e la più sincera vicinanza alle famiglie delle vittime. Il pensiero degli italiani, e mio personale, va anche ai giovani feriti, cui auguro un pronto e pieno ristabilimento”, scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al presidente Federale della Repubblica d’Austria, Alexander Van der Bellen. “Sono profondamente scioccata dalla notizia della sparatoria nella scuola in Austria. Ogni bambino dovrebbe sentirsi al sicuro a scuola e poter imparare senza paura e violenza. I miei pensieri sono rivolti alle vittime, alle loro famiglie e al popolo austriaco in questo momento buio”, scrive su X l’Alta rappresentante dell’Ue, Kaja Kallas. Anche la portavoce capo della Commissione europea, Paula Pinho, raggiunta dalle “notizie orribili e tragiche” sulla sparatoria nella scuola di Graz, ha espresso “le più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime e all’intera città” a nome dell’Europa.