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Il Napoli è campione d’Italia: due gol al Cagliari spengono i sogni dell’Inter

Il Napoli di Antonio Conte conquista il secondo titolo negli ultimi 3 anni, un trionfo firmato da Scott McTominay e Romelu Lukaku
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È fatta, Napoli. Un brivido durato venti minuti, prima di fare festa grande: lo scudetto torna al Sud grazie ai gol di Scott McTominay e Romelu Lukaku, le due colonne della squadra di Antonio Conte. Il Cagliari cede 2-0 e a nulla serve la vittoria dell’Inter a Como, spianata da Stefan de Vrij che con il suo colpo di testa dopo 20 minuti aveva messo un po’ di apprensione lo stadio Maradona dove il centrocampista scozzese ci ha messo quasi un intero tempo a sbloccare il risultato con una semirovesciata d’autore. In quel momento è partita la festa di Napoli per il secondo trionfo negli ultimi tre anni, sigillato di prepotenza da Lukaku al 50esimo proprio mentre Correa raddoppiava a Como. Via l’ansia, via anche le ultime scaramanzie che buona parte della città aveva messo in un cassetto già prima dell’inizio con festeggiamenti iniziati da giorni.

Per la quarta volta nella sua storia il Napoli è campione d’Italia, dunque, con 82 punti, la quota più bassa dell’era 3 punti (come l’Inter di Mourinho e poi il Milan di tredici anni fa) ma quanto è bastato per lasciarsi alle spalle i nerazzurri che ora puntano tutto sulla Champions con tanti rimpianti su un campionato nel quale hanno lasciato tanti, preziosi punti nei minuti finali di 6 partite da quella a Genoa fino a domenica scorsa in casa contro la Lazio. E allora è festa azzurra per un bis ravvicinato che non riuscì neanche ai tempi di Diego Armando Maradona e raggiunto nonostante le partenze di Osimhen e Kvaratskhelia, gli alfieri del tricolore del 2023.

Un gruppo meno prepotente e meno spettacolare questa, ma concreta. Una squadra di Antonio Conte che, non a caso, ha trovato in Lukaku il consueto scudiero capace di consegnargli la terza vittoria in Serie A con tre squadre diverse. A giugno 2024 aveva trovato una squadra distrutta, reduce da una stagione da incubo: decimo posto in campionato, eliminazione agli ottavi sia di Champions League che di Coppa Italia, con un incredibile 0-4 in favore del Frosinone, e sconfitto anche in finale di Supercoppa Italiana contro l’Inter. Tutto ciò che poteva andare male, era andato storto.

La squadra era smarrita e i tre diversi allenatori che uno dopo l’altro si erano alternati in panchina avevano solo fatto rimpiangere Luciano Spalletti. Garcia, Mazzarri e Calzona. Poi ecco Antonio Conte e un destino diverso. Eccolo a un nuovo trionfo in Italia. Napoli dopo Juventus e Inter. E chissà se è finita qui. Il futuro del tecnico è uno dei grandi temi, anche nella notte di goduria napoletana. Cosa farà? Proverà il rilancio, supportato dagli investimenti, o deciderà di separarsi da Aurelio De Laurentiis tentando una nuova avventura di “ricostruzione”, magari con un romantico ritorno a Torino. Si vedrà, stanotte è tempo di festa. L’urlo e l’ebrezza di Napoli devono essere godute.

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