Botta e risposta tra Salvatore Borsellino e Maria Falcone: “Invita al silenzio per l’anniversario di Capaci”. “Mai fatto”

“C’è qualcuno che di recente ha affermato che bisogna ignorare quello che dice il fratello di Paolo Borsellino, con il quale però afferma di non avere mai litigato. E quest’anno dice di volere un 23 maggio all’insegna del silenzio. È una strana coincidenza che quest’anno si inviti la gente a tacere e ad andare all’inaugurazione di un museo, il Museo del Presente, dedicato a Falcone e Borsellino, quando ancora le ombre che vedono il passato di questi uomini e i veri motivi delle stragi, non sono mai emersi”. È lo sfogo su TikTok di Salvatore Borsellino. Il fratello del magistrato ucciso in via D’Amelio non cita mai Maria Falcone, ma fa riferimento alle sue dichiarazioni dei giorni scorsi. con l’invito al “raccoglimento” in occasione dell’anniversario della strage di Capaci, come riportato in un articolo di Repubblica. Cinque giorni fa la sorella di Giovanni Falcone aveva anche affermato al sito Balarm di non avere “mai fatto la guerra” al fratello di Borsellino. E la stessa Maria Falcone oggi interviene per replicare al fondatore del Movimento Agende Rosse, sottolineando di avere letto “con amarezza” le sue parole: “Forse non ha compreso fino in fondo il senso del mio appello” ha ribadito la sorella del magistrato sottolineando di non avere “chiesto il silenzio per nascondere verità scomode, né tantomeno per spegnere voci legittime”.
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La Fondazione Falcone sarà protagonista anche di una diretta Tv da Palazzo Jung a Palermo, dove verrà inaugurato – in occasione del 33esimo anniversario della strage – il “Museo del presente” intitolato a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino: dalle 10.30 alle 11.45 si alterneranno magistrati e rappresentanti delle istituzioni. Dovrebbero essere presenti anche i ministri dell’Interno Matteo Piantedosi e della Giustizia Carlo Nordio.
“Sono ancora in attesa di una verità che appare sempre più lontana”, afferma Salvatore Borsellino: “È una strana coincidenza, visto che negli anni passati i giovani che volevano raggiungere l’albero Falcone e che sono stati respinti per il timore che potessero contestare le istituzioni, a cui invece è stato riservato un posto sul palco a persone che hanno ricevuto i voti di Cuffaro e Dell’Utri”. “Invece ci sarà una grande manifestazione antimafia che partirà alle 15 da piazza Verdi e arriverà in prossimità dell’Albero Falcone, questi giovani sono quelli che si propongono di non tacere sulle verità emerse dai processi”. “Non bisogna tacere – continua ancora Salvatore Borsellino- perché la mafia non può essere ridotta a piccola criminalità organizzata, mascherando i collegamento che instaura con il potere“. “Non taceremo”, assicura ancora il fratello di Paolo Borsellino.
“Forse non ha compreso fino in fondo il senso del mio appello. In occasione del 23 maggio, una giornata che ogni anno deve unire memoria e impegno, ho voluto semplicemente invitare tutti a vivere questo momento con raccoglimento e rispetto, ricordando il sacrificio di Giovanni, di Francesca e degli uomini della scorta con la solennità che merita”, ha replicato Maria Falcone. “Nessuno – ha aggiunto – ha chiesto il silenzio per nascondere verità scomode, né tantomeno per spegnere voci legittime. Ho chiesto il silenzio per ascoltare, per riflettere, per restituire dignità a un ricordo che troppo spesso rischia di essere sovrastato da polemiche o strumentalizzazioni“. Per quanto riguarda il Museo del Presente, che che verrà aperto in questi giorni, “è un luogo di memoria viva, dedicato proprio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. È un progetto che nasce per parlare ai giovani, per custodire e trasmettere la loro eredità morale. Non è uno strumento per tacere, ma per far parlare la storia, i documenti, le idee e il coraggio”. “L’eredità di Giovanni e Paolo non appartiene a nessuno in particolare, ma a tutta l’Italia che crede nella giustizia. E questo ci obbliga tutti, me per prima, a scegliere le parole e i gesti con la responsabilità che il loro esempio ci impone”, conclude Maria Falcone.
A sostegno di Maria Falcone arriva anche l’intervento della presidente della commissione parlamentare antimafia, Chiara Colosimo: “Salvatore Borsellino può dare lezioni a me ma non può darle a Maria Falcone, non solo perché anche lei è ‘sorella di’, ma perché la professoressa ha ampiamente dimostrato con la sua vita e la sua attività di non aver bisogno di lezioni perché ha già fatto tutto ciò che poteva fare per lasciare la legalità in eredità ai più giovani”, ha detto l’esponente di Fratelli d’Italia rispondendo a una domanda sul botta e risposta. “Lasciatemi aggiungere, non a caso, che – ha proseguito Colosimo – è opportuno approcciarsi ai familiari di vittime di mafie con religioso rispetto sempre, a prescindere da chi siano e a maggior ragione se sono i figli del giudice Borsellino”.