Il mondo FQ

Israele ordina evacuazioni a Gaza: “Offensiva senza precedenti”. Netanyahu: “Evitiamo carestie, gli alleati non ci sosterrebbero”

Commenti

Israele si prepara a una nuova pesante offensiva nella Striscia di Gaza. Le Forze di Difesa (Idf) hanno già pubblicato un avviso di evacuazione urgente rivolto alla popolazione di Khan Yunis, Bani Suheila e Abasan: “L’Idf lancerà un’offensiva senza precedenti per distruggere le capacità delle organizzazioni terroristiche in quest’area – si legge – Occorre evacuare immediatamente verso ovest, nella zona di al-Mawasi. A partire da ora, l’intera area di Khan Yunis è considerata zona di combattimento pericolosa”.

La nuova offensiva, mentre nella notte sono stati oltre 20 i morti nei raid di Tel Aviv, fa parte di quella nuova lunga offensiva iniziata dopo la fine della tregua concordata tra le parti e che, stando almeno alle dichiarazioni di Israele, vuole dare il colpo di grazia finale a Hamas. Dal canto suo, il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ceduto alle pressioni internazionali riguardo allo stop alle forniture di aiuti umanitari alla popolazione della Striscia. Non per motivi umanitari, spiega però il primo ministro, ma solo di opportunità: “Per completare la vittoria, sconfiggere Hamas e liberare i nostri ostaggi, non dobbiamo arrivare a una situazione di carestia, né dal punto di vista pratico, né da quello diplomatico. Semplicemente, non ci sosterrebbero – ha dichiarato in un video – Ci stiamo rapidamente avvicinando alla linea rossa, a una situazione in cui potremmo perdere il controllo e allora tutto crollerebbe. Abbiamo intenzione di prendere il controllo di tutta la Striscia di Gaza, è quello che faremo”.

Così, nel tentativo di mantenere la pressione su Hamas e la popolazione civile, ma senza scatenare eccessivamente le proteste della comunità internazionale, Netanyahu ha spiegato che il governo ha “deciso di permettere un’assistenza umanitaria minima durante la guerra. Abbiamo scoperto che Hamas ha saccheggiato parte degli aiuti. Per questo abbiamo fermato l’assistenza umanitaria. Insieme ai nostri amici americani abbiamo deciso di adottare un nuovo metodo, ossia punti di distribuzione protetti dalle forze dell’Idf che impediscono l’accesso a Hamas e permettono ad aziende americane di distribuire cibo e medicine alla popolazione. Questo richiede tempo. Stiamo per aprire i primi punti nei prossimi giorni e ne aggiungeremo altri”. L’idea, ha poi aggiunto, è quella di riuscire a controllare una fetta abbastanza ampia di terreno da permettere all’Idf di far accedere la popolazione per ricevere aiuti, un’area “dove Hamas non riceva nulla. Questo fa parte del processo per sconfiggere Hamas. I nostri migliori amici nel mondo, sostenitori ferventi di Israele, mi dicono ‘vi stiamo dando tutte le risorse per completare la vittoria, armi, sostegno nelle operazioni per eliminare Hamas, protezione al Consiglio di Sicurezza. Ma una cosa non possiamo tollerare, ossia immagini di carestia di massa. Questo no. Se accade, non potremo più sostenervi‘”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione