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Trump ancora contro Harvard: chiede stop alle esenzioni fiscali e minaccia di vietare l’iscrizione di studenti stranieri

Il presidente continua con la pressione sull'ateneo che si è rifiutato di allinearsi ai suoi diktat politici vedendosi così congelare 2,2 miliardi di fondi
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La crociata di Donald Trump contro Harvard e tutte le università che hanno rifiutato di piegarsi alle linee politiche dettate dalla nuova amministrazione è solo all’inizio. Dopo il congelamento di 2,2 miliardi di finanziamenti federali, le accuse, le minacce e gli attacchi ai vertici del prestigioso ateneo, adesso il tycoon compie un ulteriore step nella sfida ingaggiata con il presidente dell’istituzione accademica, Alan Garber: ha chiesto al fisco di revocare le esenzioni fiscali di cui gode Harvard e ha minacciato di vietare l’ammissione di studenti stranieri.

Non solo i 2,2 miliardi di fondi cancellati, che potenzialmente potrebbero diventare presto 9, adesso la guerra ingaggiata con la Casa Bianca da una delle università più conosciute e prestigiose al mondo rischia di costare ancora più cara all’istituto e a chi lo guida. L’opposizione alle nuove linee guida nei programmi, nelle assunzioni e nelle ammissioni degli studenti legate alle politiche anti-Dei (diversità, equità e inclusione) della nuova leadership americana, in nome dell’indipendenza alla quale l’ateneo non ha intenzione di rinunciare, potrebbe adesso fargli perdere le esenzioni fiscali riservate alle organizzazioni caritatevoli, religiose o attive nel campo dell’istruzione. Per poterle ottenere, secondo la legge, le organizzazioni devono astenersi dal fare attività politica. Non ci sono prove che Harvard abbia violato questi paletti, secondo esperti citati dal Washington Post, ma è proprio su questo punto che Trump forza la mano per motivare la sua decisione di interrompere qualsiasi finanziamento o agevolazione fiscale. Adesso la decisione compete all’Irs, il cui capo facente funzione, Andrew De Mello, ha ricevuto oggi la richiesta della Casa Bianca.

Ma la mannaia del presidente non si ferma e alle minacce economiche ha affiancato anche quelle riguardanti le restrizioni sulle ammissioni degli studenti. Nello specifico, l’amministrazione ha detto ai vertici dell’ateneo che potrebbe vietare l’ammissione di universitari stranieri se non accetterà di sottoporsi a controlli su di esse, oltre che sulle assunzioni e sull’orientamento politico. “Se Harvard non riuscirà a dimostrare il pieno rispetto dei suoi obblighi di segnalazione, l’università perderà il privilegio di iscrivere studenti internazionali”, ha scritto in un comunicato stampa il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti.

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