Papa Francesco a Regina Coeli per il Giovedì santo: accolto con un’ovazione all’incontro con settanta detenuti

Papa Francesco si è recato nel carcere romano di Regina Coeli per incontrare i detenuti in occasione del Giovedì santo. Bergoglio – senza i naselli per l’ossigeno – è arrivato nel penitenziario poco prima delle 15, a bordo di una Fiat 500L bianca con i vetri oscurati, accolto dalla direttrice Claudia Clementi e dal personale della struttura: l’incontro, durato circa mezz’ora, si è tenuto nella rotonda principale del carcere, alla presenza di circa settanta persone ristrette di varie nazionalità che hanno accolto il pontefice con un’ovazione. I partecipanti sono stati scelti tra i detenuti che partecipano regolarmente alle attività e alle catechesi organizzate dal cappellano dell’istituto. All’uscita Francesco ha risposto brevemente ai giornalisti che gli chiedevano come avrebbe trascorso la Pasqua: “La vivrò come posso“, si è limitato a dire.
L’indiscrezione sulla visita – non confermata ufficialmente dal Vaticano – era stata diffusa il giorno precedente. Negli anni scorsi, il Giovedì santo, il pontefice si è sempre recato in un istituto di pena per il rito della lavanda dei piedi a 12 detenuti (il numero degli Apostoli): nel 2018 era stato proprio a Regina Coeli, in via della Lungara, poco distante dalla Santa sede. Quest’anno la Sala stampa vaticana non aveva inserito l’evento nel calendario dei riti pasquali, viste le condizioni di salute di Francesco. Il Papa infatti è stato dimesso da meno di un mese dal Policlinico Gemelli di Roma, dov’è stato ricoverato cinque settimane per una polmonite bilaterale. Nonostante la convalescenza, però, negli ultimi giorni è uscito in diverse occasioni dal Vaticano: il 13 aprile si era presentato a sorpresa in piazza san Pietro al termine della Messa per la Domenica della Palme – celebrata dal cardinale Leonardo Sandri – per salutare i ventimila fedeli presenti. “A me piace fare tutti gli anni quello che ha fatto Gesù il Giovedì santo, la lavanda dei piedi, in carcere. Quest’anno non posso farlo, ma posso e voglio essere vicino a voi. Prego per voi e per le vostre famiglie”, ha detto Francesco ai detenuti, prima di salutare ognuno di loro individualmente.