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Il fratellastro di Antonio Cassano tenta di strangolare un agente nel carcere di Trani

Dopo aver chiesto di essere accompagnato in infermeria, Cassano si sarebbe scagliato contro di lui stringendogli il collo. Il Sappe: "Sfiorata la tragedia, menefreghismo della politica"
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Ha tentato di strangolare un agente della Polizia Penitenziaria nel carcere di Trani, provocandogli una ferita alla testa con 15 giorni di prognosi. Protagonista dell’aggressione è Giovanni Cassano, noto come ‘u curt e fratellastro dell’ex calciatore Antonio. Dopo aver chiesto di essere accompagnato in infermeria, Cassano si sarebbe scagliato contro di lui stringendo “il collo così forte da farlo svenire e cadere a terra, purtroppo nella caduta urtava la testa al cancello in ferro”, denuncia il Sappe.

“Non sappiamo cosa sarebbe potuto accadere se non fossero intervenuti gli altri poliziotti in soccorso dello sfortunato collega, ma sicuramente siamo andati molto vicino alla tragedia”, dice il segretario nazionale Federico Pilagatti. Cassano ha una fedina penale importante, costellata di precedenti per furti e ricettazione. Il sindacato della Penitenziaria sostiene che sia “diventato ‘famoso’ per le aggressioni e gli atti di violenza che hanno costellato le su apparizioni nelle varie carceri pugliesi”.

“Il Sappe dice basta a questo menefreghismo della politica che tratta le carceri come discarica sociale ove mettere insieme detenuti pericolosi, con seri problemi psichiatrici, con gravi situazioni di tossicodipendenza. In questo contesto la polizia penitenziaria si trova tra l’incudine ed il martello quale agnello sacrificale che paga tutte le inefficienze e le contraddizioni di un sistema penitenziario ormai allo sbando”, attacca Pilagatti. Secondo il sindacato, a Trani mancano almeno 50 poliziotti per garantire i livelli minimi di sicurezza della struttura penitenziaria.

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