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Arno in piena senza criticità. In 14 Comuni toscani persone isolate. ‘Bologna, danni per 5 milioni’

Oltre cinquecento Vigili del fuoco hanno lavorato nelle ultime 24 ore: effettuati 430 interventi. Aperta una voragine nell'asfalto a Empoli
Arno in piena senza criticità. In 14 Comuni toscani persone isolate. ‘Bologna, danni per 5 milioni’
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La piena dell’Arno che venerdì ha spaventato Firenze è passata senza criticità nella notte anche a Pisa. Il colmo del fiume nella città della torre è rimasto stabile a 4,8 metri, dopo aver transitato senza danni a Ponte a Signa, Montelupo, Empoli, Fucecchio, Pontedera e San Giovanni alla Vena. Tuttavia, ha fatto sapere la prefettura, risultano ancora persone isolate in 14 comuni della provincia. A Capraia e Limite, Fucecchio, Rufina, Scandicci, Sesto, oltre alle evacuazioni in corso, continuano ad esserci persone isolate per allagamenti. Inoltre, in altri nove comuni (Barberino del Mugello, Borgo san Lorenzo, Calenzano, Lastra a Signa, Marradi, Palazzuolo sul Senio, Scarperia e San Piero, Vaglia) ci sono persone isolate da frane. Guardando invece a Bologna e alla città metropolitana, il sindaco Matteo Lepore stima i danni in circa 5 milioni di euro, “una cifra – dice – molto dissimile a quella che abbiamo dovuto stanziare già con somme urgenze nelle alluvioni del 2023 e del 2024”.

Toscana – L’altezza dell’acqua a Firenze è in progressiva ma lenta diminuzione, pur restando sopra il primo livello di guardia fissato a tre metri: alle ore 8:50 di sabato le tre stazioni di rilevamento degli Uffizi registravano una soglia tra 3,65 e 3,55 metri, con una portata di 1.116 metri cubi. Nelle ultime ore le precipitazioni in città sono state scarse. Oltre cinquecento Vigili del fuoco hanno lavorato nelle ultime 24 ore: 430 interventi, comunica il corpo, sono stati svolti nelle province di Firenze, Prato, Pisa e Livorno per operazioni di soccorso, allagamenti, frane, dissesti statici e messa in sicurezza di alberi pericolanti.

I problemi maggiori si registrano in provincia di Firenze, in particolare nel Mugello, nell’Empolese e a Sesto Fiorentino: tecnici e volontari sono al lavoro per verificare gli effetti degli allagamenti e nel monitoraggio di eventi franosi. Nel centro di Empoli si è aperta una grossa buca nell’asfalto a causa delle precipitazioni: restano chiusi i sottopassaggi, che i tecnici del Comune stanno lavorando per sbloccare. In provincia di Prato si segnalano una frana sulla strada regionale 325, sopra Vernio, e allagamenti nel comune di Carmignano, dove il sindaco ha richiesto l’intervento di volontari. Segnalati movimenti franosi anche in provincia di Pistoia, mentre nell’area pisana sono in corso interventi per allagamenti a Montopoli, Vicopisano e Palaia. A Livorno è stata chiusa, in entrambe le direzioni di marcia, l’uscita Vicarello della strada di grande comunicazione Fi-Pi-Li: nelle altre province, risolto l’isolamento di Bagni di Lucca, non sono segnalate al momento particolari criticità.

Determinante per lo scampato pericolo è stato lo scolmatore di Pontedera, che ha tolto dal fiume circa trenta milioni metri cubi d’acqua, proteggendo l’abitato di Pisa e le aree circostanti. “Con l’apertura”, ha spiegato sui social il governatore Eugenio Giani, l’opera “ha letteralmente abbattuto l’ondata di piena dell’Arno che stava salendo, riducendo il colmo di piena sul Pisano insieme alla casse di espansione di Roffia, a San Miniato, realizzate solo qualche anno fa”. Si tratta, scrive, di “un’opera strategica della Regione Toscana che ha salvato il territorio da terribili esondazioni. Abbiamo investito nella costruzione e continueremo a farlo nella manutenzione e nello sviluppo perché è fondamentale per la salvaguardia di tutta la comunità”. Giani esprime poi “un sentito e profondo ringraziamento a tutte le donne e gli uomini che, in queste ore difficili, stanno lavorando instancabilmente per le nostre comunità. Siamo una grande regione e lo abbiamo dimostrato”, scrive.

Bologna – Lepore ha spiegato che il conteggio dei danni, poi, nelle alluvioni di maggio 2023 e dell’autunno 2024 è aumentato in maniera esponenziale”, e non esclude che anche questa volta il conto dei lavori di ripristino possa salire ulteriormente, “soprattutto per le frane e gli smottamenti” da mettere in sicurezza. A Bologna preoccupa soprattutto la “situazione in via dei Colli, strada chiusa per via delle frane”, mentre nella città metropolitana sono 31 le strade provinciali danneggiate in maniera più o meno grave. “Dopo 72 ore di allerta rossa – prosegue – oggi siamo in allerta arancione e domani saremo in allerta gialla”, spiegando che “il Centro operativo comunale resterà aperto anche nella giornata di oggi”, dopo essere stato riattivato appena è scattata l’allerta rossa.

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