Tremano i Campi Flegrei: forte scossa di terremoto di 4.4, gente in strada (e tensioni) anche a Napoli. Scuole chiuse – FOTO

Ore 1.25 della notte. Ai Campi Flegrei la terra trema forte, più forte delle tante altre volte. Magnitudo 4.4 farà sapere poco dopo l’Ingv. La gente si sveglia in preda al panico, in tantissimi scendono in strada, terrorizzati. L’epicentro è stato localizzato a due chilometri di profondità, in mare, a pochi metri dalla riva di via Napoli, a Pozzuoli. Ma per qualche ragione è stato avvertito più minacciosamente – e ha fatto più danni – a Napoli, nel quartiere di Bagnoli, dove i calcinacci sono caduti dalle case (ma anche dalla chiesa di Sant’Anna, di cui ora si dovrà valutare la stabilità del campanile), finendo per strada o sulle macchine parcheggiate. E sempre a Bagnoli (non a Pozzuoli, come si era appreso in un primo momento) si registra l’unica persona ferita: una donna, che ha riportato qualche escoriazione per il crollo di un controsoffitto ed è stata soccorsa dai vigili del fuoco. Gli stessi che hanno aiutato ad uscire di casa diversi cittadini rimasti bloccati ai piani più alti delle loro abitazioni, specie in via Carafa, dopo che in seguito alla scossa le porte d’ingresso si sono bloccate.
Pochi danni, tanta esasperazione – In definitiva, dunque, pochi danni ma tanta paura che in alcuni casi sfocia in esasperazione. Come è successo all’ex base Nato di Bagnoli, una delle aree che dovrebbero accogliere le persone in caso di emergenza, dove ci sono stati momenti di tensione tra alcuni dei tanti cittadini intenzionati a trascorrere lì il resto della notte e le forze di polizia. All’origine delle proteste, la chiusura dei cancelli, che alla fine sono stati forzati dalle persone in cerca di un luogo dove poter trascorrere la notte in macchina. Le forze dell’ordine hanno cercato di contenere con le diplomazia la protesta e sono nati dei diverbi, che comunque non sono sfociati nel contatto fisico. La situazione si è poi normalizzata dopo che i cancelli sono stati aperti con la forza. “Pretendiamo che il consiglio comunale si svolga qui a Bagnoli e che ci dicano una volta per tutte come vogliono affrontare la situazione”, grida un uomo al megafono, applaudito dalla gente, mentre altri si dicono preoccupati per le crepe che hanno visto aprirsi dentro casa.
Scuole – Ma già da giovedì partiranno le verifiche, assicurano i sindaci dei Comuni interessati e il prefetto di Napoli, Michele di Bari, che può contare su dieci squadre dei vigili del fuoco già mobilitate per questi sopralluoghi. Le prime ad essere esaminate saranno le scuole, che i sindaci terranno comunque chiuse. In tal senso, il primo cittadino di Napoli Gaetano Manfredi ha firmato un’ordinanza per la chiusura, nella giornata di giovedì 13 marzo, delle scuole della Municipalità 10 Bagnoli-Fuorigrotta e in alcune scuole della Prima Municipalità. Chiusura, successivamente, prorogata domenica 16 marzo “per consentire il completamento dei sopralluoghi da parte degli uffici tecnici comunali e della Napoliservizi sulle scuole della Decima Municipalità e su alcune della Prima Municipalità per le quali era stata chiesta la verifica”.
Per i primi interventi urgenti di manutenzione è stata approvata una delibera che stanzia 200mila euro dal fondo di riserva. Per quanto riguarda la Prima Municipalità (Chiaia, Posillipo, San Ferdinando) è stata disposta la sospensione delle attività didattiche nei seguenti istituti: la sede D’Annunzio in piazza Santa Maria degli Angeli dell’Istituto comprensivo Baracca-D’Annunzio; l’intero plesso Viviani in via Alessandro Manzoni, il secondo piano del Plesso Villanova in via Manzoni e l’aula 14 del plesso Orazio in via Orazio. Il plesso Viviani (scuola secondaria di primo grado) è dunque momentaneamente chiuso fino a data da destinarsi per gli interventi di riqualificazione.
Il terremoto di mercoledì notte ha avuto la stessa magnitudo 4.4 di quello avvenuto il 20 maggio dell’anno scorso, che fu il più forte registratosi nell’area flegrea negli ultimi 40 anni. Ma stavolta il sisma è stato caratterizzato da “accelerazioni serie, mai registrate prima, a conferma della sua violenza”, dice il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, che riporta quanto ha saputo dall’Osservatorio Vesuviano, che monitora costantemente il grande vulcano sotterraneo. Lo sciame sismico iniziato all’1.25 è proseguito per tutta la notte: alle ore 8 del mattino l’Osservatorio Vesuviano, sede di Napoli dell’Ingv, ha rilevato in via preliminare 20 terremoti, 7 dei quali di magnitudo superiore a 1.0.
Feriti – Sono state 13 le persone che per vari motivi hanno fatto ricorso a cure. Un ferito è rimasto coinvolto nel crollo di una controsoffittatura, portato dal 118 all’ospedale Fatebenefratelli di Napoli con escoriazioni e successivamente dimesso. Cinque persone si sono recate al pronto soccorso del Pellegrini: tre accusavano paura e senso di oppressione al petto (dimessi), più un bambino di 5 anni con ferite da schegge di vetro che è stato trasferito al Santobono e una donna giunta al pronto soccorso per ferite all’occhio sempre da schegge di vetro. Sette le persone che si sono recate al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo: un paziente in codice giallo per fibrillazione atriale risolta in attesa di consulenza cardiologica, quattro in codice verde dimessi per trauma minore da caduta per la fuga. Altri due in codice verde sono stati visitati per trauma da caduta per fuga. Nella nota si precisa come tutte le strutture di competenza sanitaria dell’Asl Napoli 1 Centro siano state dichiarate agibili dopo le verifiche dei tecnici.