Ilva, l’ex direttore dovrà risarcire 31 persone che hanno casa ai Tamburi: “Danno pari al 5% del valore. Non potevano usare i terrazzi”
L'allora direttore, si legge nella sentenza civile, era gestore dell'impianto e di conseguenza, visto il ruolo, avrebbe potuto predisporre i rimedi per impedire la diffusione delle polveri
I tarantini hanno avuto un’altra volta ragione ma, anche in questa occasione, almeno per il momento, dovranno ancora aspettare per capire se vedranno una reale compensazione dei danni subiti in vicende legate all’Ilva. Le 31 persone che hanno casa nel quartiere Tamburi, ha sentenziato la Cassazione, hanno subito un danno pari al 5% del valore degli appartamenti e non hanno potuto godere a pieno dell’immobile a causa delle polveridi carbone dell’acciaieria. Per questo l’ex direttore Luigi Capogrosso è stato condannato in sede civile a risarcirli.
Con ogni probabilità, come ricorda il collegio presieduto dalla giudice Antonietta Scrima, si tratterà di poche migliaia di euro visto che quelle abitazioni, già di loro, non sono preziosissime. Quanti? Ancora non si sa. Perché la Terza sezione civile della Suprema Corte ha comunque accolto uno dei motivi del ricorso dell’ex direttore dell’acciaieria, quindi si tornerà davanti alla Corte d’Appello di Lecce per stabilire a quanto ammonta il danno subito dai trentuno ricorsi in giudizio.
L’allora direttore Capogrosso, si legge nella sentenza, era gestore dell’impianto e di conseguenza, visto il ruolo, avrebbe potuto predisporre i rimedi per impedire la diffusione delle polveri. Nel corso del periodo che riguarda la sentenza, avevano superato i limiti consentiti per più di 35 volte l’anno. Il sostanziale immobilismo di Capogrosso – è in sintesi il giudizio della Corte di Cassazione – ha avuto come conseguenza l’imbrattamento delle facciate e una limitata possibilità di aprire finestre e porte, nonché di usare balconi e terrazze. Tutto ciò ha avuto come effetto un peggioramento della qualità della vita personale e la lesione del diritto di proprietà con un deprezzamento del valore dell’immobile del 5 per cento.
La vicenda legale – come ricorda La Gazzetta del Mezzogiorno – affonda le sue radici in una sentenza del 2005 con la quale Capogrosso e l’ex proprietario Emilio Riva, nel frattempo deceduto, venne condannati in via definitiva per “getto di cose pericolose”. Nel primo grado della causa civile era stato il giudice Pietro Genoviva a quantificare i risarcimenti che andavano da 4 a 30mila euro per ogni proprietario richiamando come una consulenza dei periti del tribunale fu così dettagliata da dare “una concreta incidenza nel calcolo del deprezzamento commerciale degli immobili”.
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La Redazione
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - I ribelli Houthi dello Yemen, sostenuti dall'Iran, hanno promesso di bersagliare le navi cargo americane nel Mar Rosso dopo i mortali attacchi statunitensi che hanno colpito il Paese. "Gli americani saranno ora soggetti all'embargo finché continueranno la loro aggressione", ha affermato il leader degli Houthi Abdulmalik al-Huthi in un discorso televisivo, aggiungendo che le navi israeliane erano già nel mirino dei ribelli.
Sana'a, 16 mar. (Adnkronos) - Fonti hanno riferito al canale televisivo saudita al Hadath che ci sono segnalazioni della morte del capo della sicurezza degli Houthi, Abd al-Malik Badr ad-Din al Houthi, che sarebbe stato ucciso negli attacchi americani di ieri a Saada, nello Yemen.
Washinigton, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Le Nazioni Unite hanno invitato l'esercito statunitense e i ribelli Houthi dello Yemen a cessare "ogni attività militare" dopo una nuova serie di attacchi mortali e minacce di rappresaglia.
"Prendiamo atto con preoccupazione del lancio di molteplici attacchi contro le aree controllate dagli Houthi nello Yemen da parte degli Stati Uniti durante la notte, che avrebbero causato morti e feriti", ha affermato Stephane Dujarric, portavoce del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres. "Siamo preoccupati anche per le continue minacce degli Houthi di riprendere i loro attacchi contro le navi nel Mar Rosso".
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