In questo 2025 sono già 14 i suicidi nelle nostre carceri. Puntualmente comunicati dal sindacato Uilpa che racconta dove e come ciò sia accaduto. Erano 89 al 31 dicembre 2024. Ma per il Guardasigilli Carlo Nordio non sono una notizia. Semplicemente non esistono. Basta scorrere Gnews, il giornale online di via Arenula che ogni giorno celebra le gloriose gesta di Nordio. Sappiamo tutto di lui, dove ha parlato, cosa ha detto, chi ha incontrato. Foto, video, discorsi. Uno storytelling monografico. Dove niente sfugge, neppure un passo o una visita del monarca della Giustizia. Parla alla Camera? Ed ecco il filmato, senza che risuoni la bagarre dell’opposizione. Incontra gli avvocati? E qui le ola sono garantite. Qualunque sia l’organizzazione che incontra. Parla in tv? Il video è assicurato. Più che Gnews il sito dovrebbe chiamarsi “Nordionews”.
E le galere? Quelle invece esistono solo se il reuccio di via Arenula fa sfoggio di una delle sue genialate. Come quando, il 22 gennaio, ricorda che il 14 marzo 2023, cioè ben due anni prima, “è stato istituito uno specifico gruppo di lavoro per lo studio e l’analisi degli eventi suicidiari delle persone detenute“. Perché fare un gruppo simile suona sempre bene. Ma a dominare tra gli argomenti è soprattutto la separazione delle carriere tra pm e giudici, che tutto è fuorché un’emergenza. Ma tale la considera il Guardasigilli che ne parla di continuo. Il 13 febbraio, “No modifiche alla riforma del Csm, avanti la separazione delle carriere”.
Il 24 gennaio lui da Vespa, “Separazione, il giudice sarà più libero”. Lo stesso giorno a Napoli per l’apertura dell’anno giudiziario, quando le toghe si alzano e se ne vanno, possiamo leggere su Gnews “Con la riforma si attua il giusto processo”. E il 15 gennaio ecco citata online la sua “storica” battuta alla Camera, “La riforma è nei miei libri”.
Inutile invece cercare traccia dei suicidi, non ci sono proprio. E se parla di carceri, nei fine settimana nel suo Veneto e dintorni, le news penitenziarie sono solo positive. Come questa del 22 febbraio: “Nordio a San Vito al Tagliamento: ‘Nuovo carcere modello da sogno’”. Entusiasmo alle stelle perché dopo oltre due anni che se ne parla l’ex caserma militare Fratelli Dall’Armi sarà trasformata in una prigione e potrà ospitare 300 detenuti.

E i suicidi? Quelli rovinano il sito e l’epopea di Nordio. Meglio far finta che non esistano. Conviene all’opposto l’entusiasmo per le guardie – “Aggressione alla polizia penitenziaria sventata a Casal Del Marmo” la news del 21 febbraio – e naturalmente l’essere “disorientato” per la condanna di Delmastro che giganteggia sul sito. I detenuti suicidi non sono da Gnews.