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Omar Favaro a processo per maltrattamenti all’ex moglie: “Ti sfregio con l’acido, non esci viva”

Il 41enne - che nel febbraio 2001, con la fidanzata Erika, uccise la madre e il fratellino di lei con 97 coltellate - è accusato anche di violenza sessuale
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Maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale. Sono le due accuse di cui deve rispondere Mauro “Omar” Favaro davanti al Tribunale di Ivrea dove martedì mattina è iniziato il processo a suo carico. Favaro è uno dei due autori del duplice omicidio di Novi Ligure, avvenuto nel 2001, quando era minorenne.

I maltrattamenti nei confronti dell’ex moglie sarebbero avvenuti tra il 2019 e il 2021: la donna aveva denunciato di aver subito “minacce di morte, botte, soprusi fisici e psicologici” e di aver vissuto in un clima di “costante paura” che Favaro avrebbe inflitto anche a sua figlia. “Ti sfregio la faccia con l’acido, ti mando su una sedia a rotelle, ti faccio la festa, non esci viva da qui”, sono alcune delle minacce che – secondo l’accusa – ha rivolto all’allora compagna.

Nella prima udienza l’ex moglie si è costituita come parte civile. Il prossimo appuntamento in aula è fissato per il 18 marzo per un possibile accordo tra le parti che potrebbe consentire riti alternativi. Favaro, oggi 41enne, è stato condannato in via definitiva a 14 anni di carcere per il delitto di Novi Ligure, avvenuto nel febbraio 2001: insieme all’allora fidanzata Erika De Nardo uccise la madre Susanna Cassini e il fratellino Gianluca Di Nardo di lei con 97 coltellate.

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