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Europee, l’appello ai giovani dei sopravvissuti alla Shoah contro l’avanzata dell’ultradestra: “Noi non potevamo impedirlo, voi potete farlo”

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“Per milioni di voi il voto per l’Europa è la prima elezione della vostra vita. Per molti di noi potrebbe essere l’ultima“. Con queste parole otto sopravvissuti alla Shoah hanno lanciato un appello ai giovani elettori perché vadano a votare alle Europee e scelgano partiti democratici, bloccando l’ascesa dell’estrema destra: un invito accorato per rispondere ai sondaggi che mostrano una crescita di tendenze radicale anche tra i giovani. Il documento, dal titolo “Mai più è ora”, è stato presentato alla stampa dalla 95enne Ruth Winkelmann, che scampò al genocidio nascondendosi con la madre e la sorella in un orto a Berlino: 16 dei suoi parenti furono trucidati dai nazisti. “Non c’è nulla di peggio che vivere in una dittatura, ne ho fatto esperienza sulla mia pelle”, ha affermato.

Al suo fianco la firmataria più giovane, l’81enne Eva Umlauf: nata in un campo di lavoro slovacco nel 1942, a due anni fu deportata ad Auschwitz-Birkenau. Sopravvisse perché un difetto della locomotiva ritardò l’arrivo nel lager: nel novembre 1944 i nazisti avevano sospeso le uccisioni nelle camere a gas per l’avvicinarsi dell’Armata Rossa, e lei, insieme alla madre incinta, giunse nel campo tre giorni dopo. Non le fu però risparmiato il tatuaggio del numero di ingresso sul braccio. “Desidero che i giovani vadano a votare e che effettivamente scelgano partiti realmente democratici, per garantire che possiamo ancora vivere in democrazia”, ha dichiarato alla Rbb. Avvertendo che un trionfo dell’AfD, l’ultradestra tedesca, sarebbe “l’inizio della fine“. D’altra parte la Nsdap, il partito nazista, raggiunse il potere in modo legittimo, conquistando il 33,1% dei voti alle elezioni del 6 novembre 1932: “Non abbiamo potuto impedirlo allora, ma voi potete farlo oggi” legge dall’appello Ruth Winkelmann.

“Date il vostro voto per il futuro, la pace, la democrazia”, è invece il messaggio di Leon Weintraub. Nato nel 1926, ancora oggi va nelle scuole a raccontare quando, una volta sciolto il ghetto di Łódź, fu deportato ad Auschwitz. Non nomina la AfD, ma il suo appello è chiaro: “Non lasciate andare i cattivi al potere. Date il voto per la democrazia perché non accada più”. La presentazione della lettera a una cinquantina di giornalisti è stata promossa dall’organizzazione internazionale Avaaz, attiva contro l’estremismo di destra. Anche giovani influencer si sono associati all’appello: tra questi Luisa Hennigsen, studentessa ventunenne, che ha condiviso via social media gli interventi dei sopravvissuti. “Spero che alla gente salti agli occhi come è importante votare, quanto conta il voto e quanto influsso ha”.

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