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“Quando passando accanto a una finestra ho avuto il desiderio di volare giù, ho deciso di curarmi. Il telefono ha smesso di squillare, mi sono trovato solo”: la confessione di Giovanni Ciacci

"In questo momento l’HIV è passata in secondo piano, ora sto combattendo contro la depressione", inizia così il racconto di Giovanni Ciacci in un'intervista al Riformista. Costumista e volto noto del piccolo schermo, da cui è finito fuori dopo la discussa partecipazione come concorrente al "Grande Fratello Vip"

di Giuseppe Candela

“Non sto bene, è stato un anno davvero difficile, il telefono ha smesso di squillare, mi sono ritrovato da solo e nella mia mente sono apparsi i mostri. In questo momento l’HIV è passata in secondo piano, ora sto combattendo contro la depressione”, inizia così il racconto di Giovanni Ciacci in un’intervista al Riformista. Costumista e volto noto del piccolo schermo, da cui è finito fuori dopo la discussa partecipazione come concorrente al “Grande Fratello Vip“: “Ho trovato il coraggio di parlarne e di curarmi, non è facile, la depressione è subdola e ti annienta. Ho passato anche 15 giorni a letto alzandomi solo per mangiare e andare in bagno. Ho avuto pensieri brutti, ho pensato che la mia vita non valesse nulla, mi sono apparsi i mostri di tutti gli ultimi 25 anni di vita. Ma quando passando accanto ad una finestra ho provato il desiderio di volare giù mi sono preoccupato e sono andato da un medico”.

Tutto è iniziato, racconta Ciacci, con la partecipazione al reality di Canale 5: “Sono stato così ingenuo e stupido. Mi avevano chiesto di partecipare all’Isola dei famosi, accetto ma rifiuto di fare le analisi del sangue, sapevo bene che nelle clausole dei reality c’era il divieto per un sieropositivo di partecipare. Intorno a me tutti quelli che sapevano della malattia mi dicevano di non parlarne, di non raccontare. Così ho pensato di chiamare le associazioni che si occupano proprio dei diritti degli omosessuali, ma niente o non rispondevano o sparivano senza darmi risposta“.

Da qui, spiega nell’intervista rilasciata a Greta Mauro, l’incontro con il conduttore: “Ne ho parlato con Alfonso Signorini, un amico che mi ha garantito tutela e soprattutto la cosa che mi stava più a cuore: far capire a tutti che oggi un sieropositivo grazie alle cure è una persona normale“. Ma una volta entrato nella casa più spiata d’Italia è stato accusato di bullismo nei confronti di Marco Bellavia: “Io non sono un bullo, ho solo partecipato al gioco, non credo di aver trattato male una persona con una patologia certificata. Ma questo si valuterà nelle sedi opportune, ho sempre chiesto di vedere il certificato medico di questa persona sia prima che dopo ma non mi hanno mostrato nulla. Ho fatto il mio gioco, nel regolamento c’è scritto che devi far fuori tutti gli altri concorrenti”.

Ciacci si sente vittima di una gogna: “Sono stato accusato persino da Sara Manfuso di averla palpeggiata. Ma siamo impazziti? Ero entrato per un’altra cosa non ero preparato a tutta quella ferocia. Sono stato ingenuo e leggero, volevo solo raccontare la mia storia, così importante, profonda e personale”. Dopo il reality nessun rapporto con Signorini (“Non l’ho mai più sentito”), abbandonato da tutti: “In un attimo sono spartiti tutti, amici e colleghi e chi poteva parlava di me dicendo cose immonde, è stato terribile. Ancora non mi spiego il comportamento di alcuni che non conoscendomi personalmente hanno espresso giudizi umani nei miei confronti. Simona Ventura, l’ho vista tre volte in vita mia e la stimo molto come professionista, ma lei parlando di me ha detto: ‘Finalmente ha buttato la maschera’ o qualcosa del genere. Ma come si può dire una cosa del genere senza conoscermi?”, ha concluso il costumista.

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