– Torna a tenere banco la vicenda legata alle difficoltà dei lavoratori del gruppo ‘La Perla di Bologna, storico marchio di lingerie, di proprietà del fondo Tennor guidato dal finanziere tedesco Lars Windhorst. Sia i sindacati che la regione Emilia-Romagna e il comune di Bologna, infatti, hanno denunciato il mancato pagamento dello stipendio a 350 dipendenti, dopo che, a inizio maggio, la proprietà aveva annunciato che entro un mese sarebbero dovuti arrivare i 60-70 milioni necessari per pagare i fornitori in credito, rimettere in marcia lo stabilimento di via Mattei e riprendere a sviluppare nuovi prodotti a pieno ritmo. “Inaccettabile” è il giudizio netto espresso dal presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e dell’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla, sul mancato pagamento degli stipendi.

“Questa decisione presa dall’azienda – spiegano Bonaccini e Colla – è una palese violazione degli impegni assunti dalla proprietà con le istituzioni, Regione in primo luogo, e con i sindacati”. Da qui, la condivisione della Regione della richiesta avanzata dai sindacati di categoria al ministero delle Imprese e del Made in Italy di convocare urgentemente un tavolo sulla vicenda che coinvolge un marchio storico e di qualità della produzione nazionale nel settore lingerie. “Consideriamo l’atto di una gravità inaudita – hanno sottolineato infatti i sindacati – confermando, se ce ne fosse ancora bisogno, di quale tipo di impegno imprenditoriale è vittima il Gruppo La Perla, una delle poche aziende della lingerie di lusso del nostro made in Italy. Riteniamo, soprattutto visto l’ennesimo atto di disprezzo delle maestranze del Gruppo La Perla, urgente la convocazione presso il tavolo del Ministero”.

Bonaccini e Colla hanno inoltre ricordato che “già all’inizio di luglio avevamo scritto al ministero per chiedere di convocare un incontro urgente con la proprietà, le Istituzioni e le organizzazioni sindacali. Perché è indispensabile trovare soluzioni che salvino il sito produttivo, il valore del marchio e i posti di lavoro. Non siamo ancora stati convocati dal ministero, e siamo stupiti da questa mancanza di attenzione da parte del governo”. Sulla stessa linea il sindaco della Città Metropolitana di Bologna, Matteo Lepore. “Lasciare le dipendenti della Perla senza stipendio – ha detto – è l’ennesima conferma dell’inaffidabilità della proprietà della storica azienda bolognese. Mancano ad oggi un piano industriale e una strategia imprenditoriale. Manca soprattutto la consapevolezza del danno irreversibile che una gestione aziendale dissennata rischia di produrre a un marchio che finora ha mostrato di mantenere la credibilità costruita nel tempo”, ha concluso Lepore. Il fondo Tennor ha acquisito il gruppo La Perla. fondato nel 1954, nel febbraio 2018. Nel 2019 la decisione di licenziare 65 persone.

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